FORMELLO – Zàrate a destra e Mauri a sinistra. Rispetto alle prove tattiche degli ultimi due giorni, è questa l’unica variante di formazione emersa nel corso del penultimo allenamento della settimana prima della partenza per Bari. Domani mattina andrà in scena l’ultima rifinitura, ma ormai le carte sono scoperte. Reja ha fatto la sua scelta già da diversi giorni. Anche oggi, infatti, il tecnico goriziano ha testato in modo meticoloso l’assetto che intende contrapporre ai pugliesi di Ventura; ha continuato ad affilare con estrema accuratezza le armi a sua disposizione, tornando a rodare lo spregiudicato terzetto Mauri-Hernanes-Zàrate, che al “San Nicola” saranno chiamati a supportare Sergio Floccari.
STESSA LAZIO MA CON MANSIONI DIVERSE - La strada per continuare a volare, o quanto meno per provarci, ormai è stata tracciata. Reja non tornerà indietro, questa volta sarà un 4-2-3-1 a tutti gli effetti (a Firenze con Bresciano al posto dell’argentino fu più un 4-4-1-1), malgrado i due trequartisti esterni avranno vincoli tattici da rispettare. L’obiettivo numero uno resta quello di non prestare il fianco alle ripartenze dei velocisti baresi, ma la tentazione di rispondere colpo su colpo, sfruttando a pieno tutto il potenziale offensivo in organico, è troppa. Riuscire a far convivere tutti le bocche da fuoco in rosa anche con il “modulo da trasferta” è un obiettivo ambizioso, ai limiti della spregiudicatezza. In realtà, gli interpreti scelti saranno praticamente gli stessi che hanno battuto il Brescia (ma con il 4-3-1-2); questa volta a variare sarà la disposizione in campo, orientata a frenare sul nascere il punto di forza dei “galletti”, le corsie laterali. Mauri già a Firenze si era prodigato in un lavoro di copertura nella zona di Lichtsteiner; per Zàrate sarà la prima volta. Nelle uniche tre occasioni in cui è partito titolare (con Bologna, Chievo e Brescia), il numero 10 di Haedo si è sempre mosso da seconda punta pura. Una volta al fianco di Rocchi, due in coppia con Floccari.
ZARATE E MAURI INVERTITI - Questa volta dovrà anche guardarsi le spalle. Un po’ tornante, un po’ attaccante, come spesso è costretto a fare Eto’o nell’Inter. Sembrava dovesse farlo partendo sulla sinistra, probabilmente, invece, dovrà traslocare sulla fascia destra. Così è stato provato oggi, in particolar modo nel corso dell’esercitazione tattica che ha aperto la sessione di lavoro, in cui Reja ha formato due coppie di giocatori per ogni ruolo. Maurito era abbinato a Gonzalez, mentre Mauri si divideva il lato mancino con Del Nero. Piccole varianti, ma la sostanza non cambia. Per Zàrate e per tutta la Lazio sarà una prova di maturità tattica da superare in nome di quell’equilibrio costantemente invocato da Reja.
BROCCHI-LEDESMA - Ulteriori conferme arrivano anche nella zona mediana del campo, dove Cristian Brocchi conferma si conferma in vantaggio su Francelino Matuzalem. Il brasiliano non sente più dolore al polpaccio, tanto che per la terza volta di seguito si è allenato con il resto della compagnia. Ha agito come alternativa a Ledesma, con l’ex mediano rossonero inserito ancora una volta nel gruppo dei titolari, proprio al fianco dell’argentino. Il ballottaggio resta ancora in piedi, ma a questo punto l’ago della bilancia pende nettamente dalla parte di Brocchi, che rispetto al numero 11 di Natal gode di una migliore condizione fisica. Francelino sarà disponibile, ma evidentemente i margini di rischio per un’eventuale ricaduta sono ancora considerevoli. Dovrebbe accomodarsi inizialmente in panchina, così come, per la quarta volta consecutiva (quinta in sette gare) partirà dai box Tommaso Rocchi, che oggi si è mosso come alternativa all’intoccabile Floccari.
KOZAK NEL DERBY, GARRIDO VERSO LA CONVOCAZIONE - Chi potrebbe restare direttamente a Roma (ma non è ancora certo) è Libor Kozak. Il ceco non ha nessun problema fisico, anzi scoppia di salute. Talmente tanto che domani pomeriggio dovrebbe rinforzare il reparto avanzato della Primavera di Bollini, che alle ore 14,30 sfiderà a Formello i cugini giallorossi. Dvrebbe essere il perno centrale di un tridente, completato da Ceccarelli e Barreto. Per l’occasione spera di smaltire il problema alla caviglia Luis Pedro Cavanda, che anche oggi non ha lavorato con la prima squadra. Comunque vada non farà parte dell’elenco dei convocati per Bari, favorendo il probabile ripescaggio di Garrido, la cui condizione atletica continua a crescere. Si accontenterebbe volentieri della panchina, anche perché il quartetto difensivo resterà immutato: Lichtsteiner, Biava, Dias e Radu danno ampie garanzie. Ancora lavoro differenziato per Meghni (corsa a parte con il preparatore Bianchini), mentre Del Nero è tornato in gruppo, così come Fernando Muslera, al primo allenamento dopo l’impegno in Asia con la nazionale uruguaiana. La ripresa degli allenamenti è prevista domani alle ore 11:00.
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