“Continuerà a esserci il bellissimo volo aereo dell’aquila che ha conquistato i tifosi laziali e non solo, raccogliendo simpatie e curiosità in tutta Italia, e diventando rapidamente una piacevole novità del campionato. Grazie alla istruttoria precisa e puntuale messa a disposizione dei lavori della Commissione Ambiente da parte dall’assessore De Lillo e dal presidente De Priamo, sulla base della documentazione scientifica e legale raccolta dal Dipartimento X diretto dal dottor Cignini, la discussione ha consentito di giungere alla decisione fondata e motivata che l’aquila di mare dalla testa bianca potrà continuare a volare sullo stadio Olimpico. Le obiezioni sollevate dalla consigliera Monica Cirinnà hanno consentito di fare chiarezza su alcune questioni chiave: la convenzione internazionale del commercio delle specie della fauna selvatica, in Italia tutelata e sotto il controllo del Corpo forestale dello Stato, autorizza l’utilizzo di Olympia grazie alla nascita in stato di cattività dell’esemplare, il non essere stata usato per il bracconaggio, il suo qualificato addestramento secondo parametri riconosciuti a livello europeo. Alla presenza dell’assessore De Lillo, della Lav e dell’Associazione Recupero Fauna Selvatica, ho chiesto e ottenuto, tra l’altro, che la Società Sportiva Lazio si adoperi per dare un contributo importante alle spese sanitarie sostenute per la guarigione di uccelli affini feriti o maltrattati. L’aquila compierà pertanto il suo volo in ogni partita casalinga dei biancocelesti, sempre assistita sul campo da un medico veterinario pronto a intervenire, forse ad eccezione dei derby per eventuali motivi di ordine pubblico.
Proprio per incrementare la cultura dei diritti degli animali e della tutela del loro ambiente in particolar modo tra i più giovani, come delegato allo Sport vorrei proporre, infine, che nel Bioparco venga istituito un luogo idoneo a far ammirare ai più piccoli i simboli sportivi della Capitale, l’Aquila e, ove sussistano le stesse garanzie e compatibilità accertate per Olympia, anche la Lupa. Sarebbe un modo innovativo per far convergere l’amore dello sport e del calcio con quello per la natura e gli animali, uno strumento di lavoro in più per la crescita della consapevolezza ambientale e culturale delle giovani generazioni»
Nessun commento:
Posta un commento