«Adesso mi sento più responsabilizzato, penso di poter dare tanto. Adesso spero di poter rimanere in Nazionale il più a luingo possibile». Stefano Mauri è il calciatore del momento. Il centrocampista della Lazio, protagonista nello splendido avvio di campionato dei biancocelesti, si è guadagnato la convocazione in Nazionale e torna in azzurro dopo un'assenza di circa 3 anni. «Ho sempre pensato di poter tornare in azzurro, ma sapevo che la strada sarebbe stata lunga perchè ci sono tanti giocatori di livello. Sono stato bravo a non mollare, a lavorare per crescere sempre», dice Mauri a Coverciano, dove la selezione del ct Cesare Prandelli si sta preparando per gli impegni con Irlanda del Nord e Serbia, rivali dell'Italia nelle qualificazioni a Euro 2012.
Mauri è pronto a mettersi a disposizione e a sfruttare le sue qualità eclettiche. «Io sono un centrocampista offensivo, posso giocare in un centrocampo a 3 o posso fare anche l'esterno. Decide l'allenatore, io sono pronto».
La chiamata è arrivata in un momento d'oro per la Lazio. La formazione allenata da Edy Reja è in vetta al campionato dopo 6 giornate. «C'è tanto merito della squadra in questa convocazione. Ci stiamo sacrificando ed è importante. Se questo avviene con regolarità, i giocatori ci guadagnano. Il gruppo si è ricompattato, stiamo lavorando bene: pensiamo al bene della Lazio, giochiamo tutti uniti e ci sacrifichiamo per i compagni. Nessuno pensa a se stesso». «Dobbiamo continuare su questa strada. Abbiamo buone individualità e abbiamo dimostrato di potercela giocare alla pari con tutti», dice prima di evidenziare i meriti di Reja, arrivato sulla panchina capitolina nel corso della passata stagione. «Ha una grandissima esperienza, ha capito subito quali fossero i problemi. Ce li ha fatti notare e noi abbiamo capito: ora stiamo facendo benissimo tutti insieme».
Nel corso del mercato estivo, ha 'rischiatò di passare alla Sampdoria. «Non ho giocato la prima di campionato perchè c'era la richiesta della Samp. La dirigenza mi ha dichiarato incedibile, perchè sono un giocatore importante. E questo mi ha reso molto felice. Ho sempre detto che alla Lazio sto bene, ho appena prolungato il contratto per altri 3 anni».
Il campionato è fermo per gli impegni delle Nazionali: quando si ripartirà, tra 10 giorni, la Lazio dovrà difendere il sorprendente primato. «Le grandi hanno qualcosa in più, noi dobbiamo pensare solo a noi. Non dobbiamo pensare alle grandi, che faranno un altro campionato», dice mantenendo un profilo basso. Per ora si pensa solo alla Nazionale, senza alcuna preoccupazione per la sicurezza del gruppo azzurro dopo l'autobomba esplosa a Londonderry. «Non c'è la minima preoccupazione, la federazione è in contatto con le autorità. Non c'è nessun problema», ha concluso.
AI MICROFONI DI TMW, ha raccontato del suo rinnovo e del futuro a Roma: "Questa estate sono stato molto vicino alla Samp. E' arrivata la richiesta del club blucerchiato, ma sia mister Reja che il presidente Lotito non mi hanno ceduto, dichiarandomi incedibile. Sono molto contento di questo. Ho firmato un contratto con la Lazio fino al 2013, ringrazio prima di tutti il presidente, che mi ha sempre stimato. Sto molto bene alla Lazio e penso di voler chiudere la carriera qui. Anche quando le cose non andavano per il meglio non mi sono mai demoralizzato. Il presidente Lotito ha sempre creduto nelle mie potenzialità. Forse l'ultimo anno con Delio Rossi è stato il più difficile".
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