L’indiscrezione è di quelle che fanno rumore. Molto. L’eventuale ritorno di Alessandro Nesta alla Lazio, voce che rimbalza da alcuni giorni sull’asse Milano-Roma, scalda i cuori dei tifosi seppur già in passato se ne sia parlato e la cosa si sia sempre conclusa con un nulla di fatto. Certo è che, mai come ora, le condizioni affinché il sogno si avveri ci sono tutte. Alla base c’è l’amore. Quello che il difensore prova per l’indimenticata maglia biancoceleste. Una passione trasmessa da quel padre che, quando Alessandro non aveva ancora 10 anni, rifiutò l’offerta di uno scout della Roma perché non avrebbe sopportato di vedere il figlio con la maglia giallorossa. Senza questo presupposto ogni discorso morirebbe prima di iniziare, perché Nesta sta benissimo al Milan, la società che l’ha sempre sostenuto anche quando i lunghi infortuni sembravano aver chiuso anticipatamente la sua carriera. Ma tutto deve avere una fine, e il rapporto tra Nesta e il Milan sembrerebbe alle puntate conclusive. Il difensore, che a marzo prossimo taglierà il traguardo delle 35 candeline, ha il contratto in scadenza nel 2011. Attualmente guadagna 4.5 milioni di euro all’anno, e difficilmente il club rossonero proporrà un rinnovo alle stesse cifre. Alessandro vuole aspettare ancora qualche mese per capire come il suo fisico reggerà alle fatiche di campionato e Champions. Se le risposte non dovessero essere confortanti, anche il ritiro potrebbe rappresentare un’ipotesi. Ma quando Nesta è in forma costituisce ancora un fattore in difesa. Lo sanno bene i tifosi rossoneri che vedono il proprio reparto arretrato diventare tremendamente fragile in sua assenza. Ed è proprio sulla sua ritrovata forma fisica che punta la Lazio. In una difesa che già sta funzionando a meraviglia, l’aggiunta di Nesta rappresenterebbe la classica ciliegina sulla torta. Certo, Alessandro viaggia verso i 35, ma dalle parti di Formello si guarda oltre il calciatore. Nesta, cioè, sarebbe l’ennesima mossa di Lotito per conquistare un pubblico che non l’ha mai benvoluto. Arrivo a costo zero, due anni di contratto a circa due milioni di ingaggio e poi un futuro da dirigente, in quel ruolo nel quale i laziali avrebbero voluto anche altri grandi ex come Signori o Peruzzi. Ma è proprio su Lotito che si innesca il punto interrogativo più grande. Era il 2007 quando si parlò l’ultima volta di un ritorno di Nesta alla Lazio e il presidente se ne uscì con un «non prendo giocatori cotti». Un’affermazione che il difensore non ha mai mandato giù, come ammesso anche pubblicamente. Il presidente dovrebbe fare ammenda, cercare di ricucire un rapporto che, ad oggi, non esiste. Altrimenti Nesta non prenderebbe in considerazione nessuna offerta e il sogno di rivedere in biancoceleste il capitano del secondo scudetto rimarrebbe tale. Prima la dignità, poi i soldi: questo il dogma di Alessandro. A meno che il ritorno di Nesta non avvenga in un altro modo: nelle giovanili della Pro Sabina gioca Gianmarco, stesso cognome e nipote del difensore. In particolare, è il figlio del fratello Fernando. Chi lo conosce bene dice che dribbla come Di Canio e vede la porta come Di Vaio, tanto per citare altri due ex biancocelesti particolarmente amati. Nei mesi scorsi Igli Tare ha già fatto alcuni sondaggi per Nesta jr, classe 2000, sul quale ci sarebbero le attenzioni anche di altri club di A. Ancora presto per capire se diventerà un campione, ma se è vero che buon sangue non mente…
Da lalaziosiamonoi.it
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