Un primato da eguagliare e un contratto da firmare. Sono giorni intensi per Fernando Muslera, appena rientrato dalla tranquilla tournée in Oriente con l’Uruguay e subito catapultato nella frenetica realtà della Lazio.
IMBATTIBILITA’. Domani sera a Bari lo attende un esame difficile. La sfida si annuncia molto più impegnativa del pomeriggio di relativa tranquillità vissuto all’Olimpico contro il Brescia prima della sosta (una sola parata, ma decisiva, su Eder). Nando è pronto. Dal ritiro della sua nazionale ha fatto sapere di voler restare in vetta con la Lazio il più a lungo possibile. Come al solito metterà le sue mani al servizio della causa, per salvaguardare il primato e anche per un record personale cui tiene parecchio. Da quando è arrivato in Italia in una sola occasione è riuscito a mantenere la porta inviolata per tre gare di seguito. Accadde tra la 25° e la 27° giornata di campionato 2008-09(Lecce-Lazio 0-2, Lazio-Bologna 2-0 e Napoli-Lazio 0-2). Dopo essere rimasto imbattuto nelle ultime due gare con Chievo e Brescia, Muslera ha dunque la possibilità di eguagliare quel primato per poi tentare di migliorarlo nella successiva gara interna contro il Cagliari. Sarebbe un'altra perla di un insperato quarto posto mondiale con l’Uruguay, vissuto da grande protagonista.
RINNOVO. Ieri sera c’è stato a Roma l’atteso incontro tra il suo manager Fonseca e il presidente Lotito. Le parti sono dunque tornate a dialogare dopo che nei giorni scorsi Muslera aveva denunciato una pericolosa fase di stallo nella trattativa per il rinnovo del contratto che scade nel 2012. Quello di ieri è stato un importante passo avanti verso il felice epilogo di una vicenda che pareva risolta e che invece rischiava di implodere. Una nuova intesa è ora a portata di mano, anche perché alla bozza di accordo stilata in estate vanno aggiunte solo alcune clausole. La firma di Muslera al prolungamento fino al 2015, con ingaggio che salirà a 1.5 milioni, dovrebbe essere questione di giorni.
Dopo le dichiarazioni dell'avvocato di Lotito, Gianmichele Gentile, che a RadioSei aveva prospettato un incontro tra le parti nella prossima settimana, sarebbero bastati alcuni contatti telefonici per anticipare il tutto a ieri sera. Al vertice, iniziato alle 23, a Villa San Sebastiano, residenza di Lotito, hanno preso parte oltre al presidente della Lazio anche lo stesso Nando Muslera e il suo agente Daniel Fonseca. Il summit si è concluso solo a tarda notte. L'accordo, che sembrava definito già prima della partenza del portiere per il Mondiale sudafricano, era in realtà tornato in discussione nel corso dell'estate, per via della «grana Pintos», e durante l'ultima settimana quando il portiere, dal ritiro dell'Uruguay in Cina, aveva chiesto «chiarezza alla società». A rincarare la dose erano state le parole di Fonseca, pronto a sottolineare come «nella vita si rompono i matrimoni, figuriamoci le altre cose». Una serie di uscite che aveva fatto irritare non poco la società biancoceleste, convinita però che i problemi fossero dettati più dalla volontà dell'agente che da quella del giocatore. Una tesi confermata da un'affermazione di Muslera: «Non firmo senza l'ok di Fonseca». L'improvvisa accelerazione di ieri sera però testimonia la volontà delle parti di chiudere al più presto in maniera positiva la vicenda, anche per non turbare la serenità di un gruppo che grazie alla compattezza sta ottenendo grandi risultati. Attualmente il contratto di Muslera scade nel giugno del 2012, e prevede un ingaggio di circa 300 mila euro annui. In caso di mancato accordo difficilmente l'estremo difensore resterà in biancoceleste fino alla scadenza. Possibile il ricorso all'articolo 17 dello statuto Fifa, ma è più probabile l'accordo delle parti per una cessione a fine anno con un'entrata cospicua nelle casse biancocelesti. Sulle tracce del portiere uruguaiano ci sarebbero infatti Arsenal e Chelsea. Tutte ipotesi destinate a svanire se dovesse arrivare la tanto auspicata firma. Oggi, alla vigilia della partenza per Bari, se ne dovrebbe sapere di più.
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