lunedì 20 dicembre 2010

"Pensieri di Lazio": Il coraggio che mancava, la testa che serviva. Tutti con Reja!

Un paio di giorni dopo la sconfitta subita contro la Juventus, ho insistito sulla possibilità di un tracollo psicologico. E bene, questo, per nostra fortuna non è avvenuto, anzi! E' stato trovato, sorprendentemente a mio parere, un coraggio mai visto in questa stagione, anche se probabilmente in alcune occasioni si è tramutato in ingenuità, sciocchezza. Nonostante ciò però c'è stata una reazione davvero inaspettata, pensavo in difficoltà psicologiche che poi non si sono verificate. Abbiamo aggredito da subito la partita, e la voglia di continuare ad attaccare è diventata quasi controproducente, soprattutto nei 25 minuti successivi al goal di Hernanes. Di lì in poi si è vista una partita dai toni spettacolari, piacevole e divertente da seguire per qualunque spettatore non fosse emotivamente coinvolto. Vista da tifoso però? Eh! Quanta sofferenza!
E siccome la fame ad una certa ora prende il sopravvento, durante l'intervallo ho cominciato a mangiare la mia bella pasta con salsa di funghi e salsiccia, che, dopo cinque minuti della ripresa ha rischiato di finirmi di traverso, causa il goal di Sanchez. Applausi a scena aperta per Biava, ma soprattutto per Rocchi, che si è comportato, e si sta comportando, da VERO CAPITANO! Fuori per tanto tempo, appena chiamato in causa è entrato ed è stato, a mio avviso, il migliore in campo. La voglia che i nostri ragazzi hanno messo nell'affrontare la partita può essere racchiusa nell'azione del contropiede cinque contro uno: per quanto ci si possa arrabbiare per l'occasione sprecata, la foga messa nello svolgimento dell'azione è da esempio per tutta la partita. Peccato per Muslera, che ancora una volta non mi convince: Non esce mai (vedere il goal di Sanchez), spesso si distrae e commette errori strani (vedere la scivolata sul goal di Denis). Preferirei un portire meno spettacolare ma più costante, anche se, secondo me, Nando può ancora migliorare. Bene il carattere e la reazione post Torino, però occhio a non esagerare!
Cambiando argomento, il mister ha sottolineato alcuni malumori (questo è quello che mi è parso di capire) all'interno dello spogliatoio, da parti di alcuni che giocano poco. La "sparata" di Reja è stata una cosa da condividere senza remore, dobbiamo stare tutti col mister, e vedrete che i calciatori si aggrapperanno ancora di più alla sua figura. C'è stata una frase in particolare nell'intervista a Sky Sport che mi ha compiaciuto: "Se tutti mantengono il concetto dell'utile potremmo raggiungere importanti risultati, altrimenti, se cominciano ad affiorare malumori e polemiche si rischia di finire come l'anno scorso"
Complimenti per la capacità di parlare direttamente e di focalizzare immediatamente il problema per poi, si spera, risolverlo.
Una statistica divertente: Mister Reja in più di trenta anni di carriera da allenatore, prima dell'arrivo alla Lazio non era mai stato espulso. Dal suo arrivo nella capitale è già accaduto quattro volte. Forse sto nel mondo delle favole, ma abbiamo trovato un allenatore con gli attributi.
E adesso che abbiamo trovato il coraggio (da bilanciare con l'equilibrio tattico), dopo ben 17 partite, perchè non pensare a quella parolina proibita? Comunque, essendo proibita...io non la pronuncio! (Ma in un piazzamento in Champions ci spero!)

Alessio Servadio

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