FORMELLO – La stessa Lazio che si è sbarazzata dell’Inter, escluso l’inserimento di Cavanda in difesa, per cercare l’impresa contro la Juventus. A 48 ore dall’impegno contro i bianconeri di Delneri, il quartier generale biancoceleste ospita una rifinitura anticipata, rispetto alle abitudini. Quasi una sorpresa, se si considera che spesso e volentieri il venerdì è la giornata dedicata ad un lavoro di scarico per smaltire le tossine accumulate durante la settimana.
ANCORA BROCCHI-MATUZALEM, SECONDA ESCLUSIONE DI FILA PER LEDESMA? - Non è andata così questo pomeriggio, quando il tecnico goriziano ha testato per la prima volta il possibile undici che domenica sera sarà chiamato a ribadire le rinnovate ambizioni d’alta classifica. Il puzzle non è ancora completo, per poter tirare definitivamente le somme manca ancora la sessione di domani, quella decisiva, ma l’indicazione di oggi appare chiara: così come era avvenuto contro Stankovic e Cambiasso, anche contro la mediana bianconera, Reja sembra orientato a riproporre la coppia di centrocampo composta da Brocchi e Matuzalem. Sarebbe la terza volta nelle ultime quattro uscite, sintomo di gerarchie stravolte.
Era già accaduto anche contro il Parma, era stata quasi annunciata alla vigilia dell’incontro casalingo con il Catania, quando in extremis la spuntò Ledesma sul playmaker brasiliano. Il ballottaggio tra Francelino e l’italo-argentino è tornato prepotentemente in auge anche negli ultimi giorni, anche se l’allenamento di ieri aveva lasciato il dubbio che i due potessero essere riproposti in coppia dal primo minuto come era successo a Genova con la Sampdoria, a Firenze e a Cesena. Un tandem solido, geometrico, ricco di fosforo e qualità che nella Capitale si è esaltata realmente sono negli ultimi mesi della gestione Delio Rossi. Con l’avvento di Reja e la ritrovata condizione fisica di Matuzalem, la suggestione è tornata a prendere piede, anche se la maggior parte delle volte ha dovuto fare i conti con le irrinunciabili caratteristiche da podista di Brocchi. Dinamismo, corsa e furia agonistica alla quale difficilmente Reja decide di rinunciare, soprattutto in virtù della presenza contemporanea nell’undici base di solisti come Zàrate ed Hernanes, oltre che di Floccari e Mauri. Così sarà anche all’Olimpico di Torino, dove l’ex rossonero resta l’unico apparentemente certo di una maglia da titolare. Nelle prossime ore si sciogliere l’ultimo nodo, ma dopo le prove tattiche di oggi, Francelino sembra il candidato numero uno per la seconda piazza. Se così sarà confermato, per Ledesma vorrebbe dire quarta panchina, la seconda di fila.
NESSUN DUBBIO, CAVANDA VS KRASIC - Per il resto non ci saranno sorprese. Il posto del degente Radu sulla fascia sinistra sarà preso in consegna da Cavanda, provato in quella porzione di campo per il quarto giorno consecutivo. Ormai non ci sono più margini per un sorpasso a sorpresa di Garrido, malgrado l’infiammazione al tendine d’Achille sia clinicamente superata. La condizione del basco sta migliorando, tanto che oggi ha ripreso a lavorare parzialmente con il resto del gruppo, ma la sua candidatura potrà tornare d’attualità sono per l’ultima gara dell’anno contro l’Udinese. Al cospetto di Krasic ci sarà il giovane belga-angolano, con Lichtsteiner, Biava (caviglia ok) e Dias a completare il quartetto.
ZARATE A SINISTRA - Ribadite anche le scelte dalla trequarti in su: Hernanes agirà centralmente alle spalle di Floccari, mentre Mauri e Zàrate saranno chiamati alla consueta doppia mansione di attaccanti esterni e centrocampisti aggiunti, soprattutto in fase di contenimento quando creeranno una linea a quattro con i due centrali di centrocampo, schierandosi a specchio con il 4-4-2 di Delneri. In miglioramento le condizioni di Foggia, reduce da un problema muscolare alla coscia destra.
Fonte: LaLaziosiamonoi
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