FORMELLO – Oltre tre giorni di meritato riposo non sono bastati per smaltire del tutto lo stato febbrile provocato dal fragoroso successo sui Campioni d’Europa. Questo pomeriggio la Lazio è tornata a correre verso la Juventus (sciopero permettendo), con lei ancora non c’era il suo stratega navigato. Dai brividi influenzali a quelli d’alta quota, malgrado la sua tempra granitica Edy Reja non ha ancora superato il malanno stagionale. Tornerà domani, a presidiare la prima seduta settimanale in vista della trasferta del prossimo week-end a Torino c’era mister Crialesi, coadiuvato dal preparatore Febbrari e dal vice Lopez. Domenica sera sarà un’altra occasione per lanciare significativi messaggi ad un campionato che inizia a scremare le candidate al vertice e che vuole dare le prime risposte a chi va già a caccia dell’anti-Milan. Le certezze consolidate contro l’Inter si scontreranno con il pragmatismo della formazione di Delneri: sarà l’ennesima partita a scacchi della stagione biancoceleste.
RADU OPERATO, CAVANDA IN POLE, GARRIDO CI PROVA - Si ripartirà senza Stefan Radu, che questo pomeriggio si è sottoposto presso la clinica Paideia all’intervento di “meniscectomia selettiva mediale” effettuata in artroscopia, che ha permesso di asportare (con successo) la porzione di menisco lesionata, conservando tutta la struttura rimanente non degenerata.
Una lesione parziale del menisco interno del ginocchio destro che costringerà il rumeno a restare ai box per almeno 20 giorni. Oltre alla sfida con i bianconeri, che avrebbe comunque disertato poiché appiedato dal giudice sportivo, Radu dovrebbe saltare solo l’ultimo impegno dell’anno contro l’Udinese (derby di Coppa Italia permettendo). Sfrutterà la sosta natalizia per ristabilirsi in tempo per il 6 gennaio, quando la Lazio sfiderà l’ex Ballardini a Genoa. Due turni di stop, nei quali Reja dovrà correre ai ripari per sostituire l’equilibratore del suo quartetto difensivo, che fino ad ora non aveva mai saltato una gara. Il primo della lista dei candidati per fare le veci dell’ex Dinamo Bucarest è Luis Pedro Cavanda, che nel corso della prima partitella della settimana è stato testato proprio a sinistra in una linea difensiva completata da Lichtsteiner, Dias e Diakitè; dall’altra parte del campo c’era, invece, Simone Del Nero, considerato però più adatto per caratteristiche ad agire all’altezza del centrocampo, magari con tre difensori alle sue spalle. Dunque tutto già deciso? Non proprio, perché a sorpresa, dopo una settimana di cure fisioterapiche, questo pomeriggio è tornato ad allenarsi sul terreno di gioco lo spagnolo Javier Garrido, che sulla carta rappresenta la prima alternativa a Radu. Il basco, dato per spacciato a causa di un’infiammazione al tendine d’Achille che l’ha costretto ai margini dopo i 90’ disputati con l’Albinoleffe in Coppa Italia, ha effettuato buona parte della seduta odierna in compagnia del gruppo (riscaldamento, possesso di palla, fase atletica), ad eccezione della partitella in famiglia, durante la quale ha proseguito con un lavoro differenziato. Una conferma di una condizione non ancora ritrovata. Non poteva essere altrimenti visto che si è trattato del primo allenamento dopo l’ennesimo stop, ma la settimana di lavoro è ancora lunga e non è da escludere che già a partire dai prossimi giorni provi ad entrare in ballottaggio con Cavanda.
MATUZALEM CONFERMATO? - La sostituzione di Radu ed il consueto ballottaggio a tre nella zona mediana tra Brocchi, Matuzalem e Ledesma sono gli unici veri nodi da sciogliere del momento. La sensazione è che l’unico certo di una maglia da titolare resta l’ex rossonero, con il brasiliano e l’argentino pronti ad ingaggiare l’ennesimo testa a testa della stagione. Dalla parte di Matuzalem c’è la grande prova sfoderata contro l’Inter nella quale, oltre a dettare con il contagiri i tempi delle ripartenze, ha dimostrato di saper rivestire più che discretamente anche i panni dell’interditore. L’intesa con Brocchi è stata apprezzabile, soprattutto in fase di pressing sul portatore avversario: fin dai primi minuti hanno preso le misure a Stankovic e Cambiasso e non è remota l’ipotesi che contro Felipe Melo ed Aquilani possanno essere chiamati al bis. Se ne parlerà per l’intera settimana, ma la soluzione arriverà solo alla vigilia della gara.
ASSETTO CONFERMATO CON MAURI NELLA ZONA DI KRASIC - L’elemento destinato a non far discutere molto è l’assetto con il quale Reja sceglierà di affrontare la Juventus. La squadra di Delneri si presenterà all’appuntamento con il più classico dei 4-4-2. Un assetto molto simile a quello con cui è partito venerdì corso Benitez, al quale Reja ha ribattuto con una disposizione speculare dei suoi uomini. Così sarà anche contro piemontesi. 4-2-3-1 o 4-4-1-1, dipende dalle situazioni di gioco: Hernanes sarà il trequartista alle spalle di Floccari, mentre Mauri e Zàrate agiranno ancora una volta sulle corsie esterne con il solito compito di ripiegare in fase di non possesso, formando una linea di centrocampo a 4 con i due mediani. L'unica variazione rispetto all’ultima uscita potrebbe essere l’inversione di fascia tra l’argentino ed il brianzolo: il primo dirottato a destra nella zona di Grosso, il secondo a sinistra con lo scopo di aiutare il terzino sinistro scelto nella marcatura di Krasic. Probabilmente non ci sarà Foggia, ancora assente per un problema muscolare alla coscia destra. La ripresa della preparazione è fissata a domani, per la consueta doppia seduta del mercoledì.
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