martedì 14 dicembre 2010

"Pensieri di Lazio": Dopo Torino attenti all'aspetto psicologico...

Partita finita? No, manco per niente! Mancavano due secondi esatti al termine sul goal di Krasic (stando al cronometro di Sky Sport), ma sinceramente me l'aspettavo. Da un po' di partite si era esaurita quella magia, quell'aria di leggerezza che circondava Formello e l'atmosfera si era fatta più pesante.
Forse troppe ambizioni, o magari solo illusioni sul reale potenziale della squadra, che sia chiaro, resta sempre di ottimo livello, ma che probabilmente non è ancora in grado di poter lottare tra le prime tre.
Ma come è possibile pensare ciò se allo stesso tempo sono convinto che l'organico completo della Lazio sia superiore sia a quello della Juventus che a quello del Napoli? Non lo so nemmeno io...Comunque abbiamo dimostrato di non avere quel coraggio che contraddistingue le formazioni di rango superiore e, di conseguenza, di non essere adatti a certe zone di classifica.
Ma allora perchè siamo riusciti a restare così in alto per SEDICI! partite? Sicuramente la partenza a rallenty di certe squadre, o magari della scarsa forma di altre...Ma se fosse davvero solo ed esclusivamente per meriti nostri? Molti di noi non lo hanno mai pensato, e probabilmente all'esterno di Roma nessuno lo ha pensato, ma, dopo varie diatribe con amici Laziali e soprattutto dopo aver scoperto il mio "lato piagnone" sono giunto a una conclusione: Tutta farina del nostro sacco! Ma perchè piagnone? Bhè, semplicemente perchè fino a ieri sera continuavo a cercare dati su dati, statistiche su statistiche che avvalorassero la tesi di un periodo momentaneo di gran forma, quello d'inizio stagione. E ne ho trovati parecchi: Basti pensare al fatto che con squadre come Cesena, Catania e Parma la Lazio ha fatto solo due punti, e solamente otto nelle ultime sette partite (dal derby in poi), e quindi una media da campionato anonimo se non peggio; O magari al fatto che la Lazio anche senza uno solo dei suoi quattro difensori abbia raccolto un solo punto in cinque partite.
La situazione non è bella, ma nemmeno tragica, in quanto sono (e siamo) ancora convinti delle nostre possibilità e mi sono ricreduto sul fatto che spesso in questi giorni ho ribadito che il sogno Champions fosse definitivamente svanito. Come dice il proverbio: La notte porta consiglio.
Ma restano comunque alcune cose che mi fanno pensare male per la partita con l'Udinese, prima tra tutte l'aspetto psicologico. Una sconfitta come quella di Torino, arrivata in quella maniera è sicuramente una mazzata tra capo e collo della squadra, una sconfitta che ha annebbiato alcune certezze, che prima erano consolidate. Sarà difficile riprendersi subito, ma credo fermamente che una vittoria con l'Udinese darebbe rinnovata fiducia alla squadra, soprattutto se arriverà attraverso un gioco bello e rapido.
I problemi però ci sono e tra questi anche quello degli indisponibili tiene banco: Brocchi per squalifica; Radu, Garrido e forse Biava e Floccari infortunati.
La partita, anche nel caso mancassero tutti questi calciatori, non è insormontabile, tutt'altro!
Infine vorrei fare un appello: Con l'Udinese tutti allo stadio, perchè è adesso che i nostri ragazzi chiedono aiuto, è adesso che hanno bisogno di noi! Voglio 60mila presenti all'Olimpico!

Forza Lazio! Torna a volare Olimpia!
Alessio Servadio

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