sabato 8 gennaio 2011

Matuzalem: Un mese di stop in un periodo infuocato

Senza Matuzalem per un mese. Altro che “pericolo scampato”, come si è sussurrato pochi minuti dopo il triplice fischio finale del “Marassi”: il risultato degli accertamenti strumentali, a cui si è sottoposto il centrocampista brasiliano nel primo pomeriggio odierno presso la clinica Paideia, ha un sapore amaro per il tecnico biancoceleste, che perde uno dei suoi uomini guida proprio nel momento più delicato della stagione, alla vigilia di un ciclo di 7 gare in 28 giorni. “Distrazione del compartimento esterno del ginocchio sinistro con interessamento muscolo tendineo del bicipite femorale e del popliteo”, recita così il referto medico comunicato dalla società biancoceleste. Il male peggiore, la lesione dei legamenti, è stato scongiurato, ma la torsione innaturale andata in scena negli ultimi scampoli del match di Genova si è comunque rivelata dannosa per il playmaker di Natal, sul quale Reja contava molto in vista del prossimo intenso scorcio di stagione.

Dal 9 gennaio, giorno di Lazio-Lecce, al 6 febbraio, quando all’Olimpico arriverà il Chievo, la Lazio scenderà in campo ogni 4 giorni. In mezzo ci sarà la sfida con la Sampdoria, l’anticipo pomeridiano di fine gennaio con la Fiorentina, l’impegno infrasettimanale con il Milan e il derby di Coppa Italia contro la Roma. Un mini-ciclo ad alta tensione, nel quale Reja dovrà affidarsi ad una turnazione delle forze ragionata, nella quale Matuzalem, considerato un vero titolare aggiunto, avrebbe costituito una certezza. Lo stop proprio sul più bello, verrebbe da dire ripensando ai guai muscolari che in passato hanno frenato il “Professore”. Un Befana amara, ancora di più se si pensa che il 6 gennaio sarebbe dovuta essere la data caldeggiata per l’eventuale squalifica della Fifa per il contenzioso ancora aperto tra Shaktar e Saragozza. Pericolo scongiurato da escamotage burocratici ai quali è ricorso l’entourage del calciatore, che non ha potuto fare nulla al cospetto della sfortuna che si è abbattuta a Genova. Trenta giorni di prognosi e riposo assoluto fino alla giornata di lunedì, quando inizierà un protocollo riabilitativo specifico che dovrebbe riportarlo in campo a metà febbraio contro il Brescia: "Sento dolore, ma il fatto che cammini è già una gran cosa - ha spiegato il numero 11 a La Repubblica -  "Non ho visto ancora le immagini dell'infortunio, ma chi ieri era davanti alla tv mi ha confessato di aver avuto davvero paura per me". 

Fonte: LaLaziosiamonoi

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