"Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta...", non lo cantava da quel 17 ottobre 2007, da quasi tre anni. Nel momento della convocazione, domenica scorsa, quasi non ci credeva. Nella terra di George Best, contro l'Irlanda del Nord, Stefano Mauri si è ripreso l'Italia. La Nazionale di Cesare Prandelli, con il forfait di Riccardo Montolivo, necessitava di inventiva e fantasia nel settore nevralgico del campo. L'ex tecnico della Fiorentina ha scelto il centrocampista della Lazio, uno dei giocatori più in forma del massimo campionato italiano. E lui, il fantasista brianzolo non ha deluso le aspettative, nonostante lo 0-0 finale che ha visto un'Italia positiva ma poco pungente sotto porta. Si è dannato l'anima, si è prodigato molto, ha corso da una parte all'altra del campo, cercando spesso e volentieri la posizione giusta tra le linee, ha agito come interno di un centrocampo a 3 accanto a Pirlo e De Rossi in fase di non possesso palla, come guastatore a tutto campo in quella offensiva. Non ha inciso particolarmente in zona gol, ma ha comunque apportato quantità e qualità al centrocampo azzurro nei 79 minuti in cui è rimasto sul terreno di gioco, regalando le giocate migliori al pubblico del Windsor Park di Belfast. Intorno al 35' della prima frazione di gioco è andato vicino al gol ma il suo colpo di testa su cross di Criscito non ha creato grattacapi all'estremo difensore di casa; nella ripresa una conclusione al volo di sinistro, un assist "alla Hernanes" per Borriello, uno per Cassano che di testa ha spedito alto. Un resoconto tutto sommato positivo per il numero 6 italiano, una partita giocata su ritmi non altissimi ma che ha confermato l'ottimo momento di forma che sta attraversando Stefano Mauri. Contro la compagine britannica, invece, Sergio Floccari si è dovuto accomodare in tribuna. Non è escluso che martedi, Prandelli non pensi proprio all'attaccante di Nicotera, anche in corso d'opera, per cercare di scardinare la rocciosa difesa della Serbia...
Per ciò che concerne gli altri giocatori biancocelesti, in giro per il mondo, impegnati con le rispettive selezioni, c'è da segnalare la sconfitta di misura della Svizzera di Stephan Lichtsteiner (squalificato) per 1-0 contro il Montenegro di Mirko Vucinic (sua la rete decisiva). Per i rossocrociati la qualificazione all'Europeo del 2012 rischia seriamente di rimanere un sogno nel cassetto; vittoria netta per 3-0,invece, per Libor Kozak e per la sua Repubblica Ceca Under 21, contro i pari età della Grecia. Il centravanti della Lazio ha anche messo a segno la rete che ha chiuso definitivamente i conti, a pochi istanti dal fischio finale del direttore di gara. L'Uruguay di Muslera e Gonzalez (il portiere è rimasto in panchina, il centrocampista ha giocato 26 minuti, subentrando a Walter Gargano) ha, infine, travolto l'Indonesia, nell'amichevole disputata a Jakarta, con il sonoro punteggio di 7-1 grazie soprattutto alla tripletta del "napoletano" Edinson Cavani. Domani sarà il turno della Romania del rientrante Stefan Radu, impegnato allo Stade de France contro i padroni di casa della Francia.
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sabato 9 ottobre 2010
giovedì 7 ottobre 2010
Mauri titolare in Irlanda del Nord-Italia
Stefano Mauri, il miglior giocatore BiancoCeleste in queste prime 6 giornate di campionato, scenderà in campo da titolare nella partita della squadra Azzurra contro l'Irlanda del Nord.
La formazione sarà questa - 4-3-3: Viviano; Cassani, Bonucci, Chiellini, Criscito; De Rossi, Pirlo, Mauri; Pepe, Borriello, Cassano.
Era il 17 ottobre 2007. Siena. Ultima partita in azzurro di Stefano Mauri. Contro il Sud Africa che, da lì a tre anni avrebbe ospitato per la prima volta un Mondiale. La Lazio era appena scivolata nella pausa delle nazionali perdendo 5-1 in casa con il Milan. Com’era possibile aver pareggiato contro il Real Madrid, una delle squadre più forti d’Europa e del Mondo, appena 4 giorni prima? In quella stagione la Lazio non si sarebbe praticamente mai ripresa. E anzi Mauri si era impegnato al massimo specie nella gara della disfatta con i rossoneri, tanto che aveva realizzato lui il punto del provvisorio 1-1. Tra il 2007 e il 2010 c’è un abisso. Perché stavolta la Lazio con il Milan ci ha pareggiato e, soprattutto, prima di scivolare nella sosta delle nazionali, Stefano Mauri ha deciso la gara contro il Brescia. Un gol d’autore, figlio dell’inserimento con i giri giusti sull’assist di Hernanes.
Quella di Siena fu la sesta ed ultima presenza in nazionale di Stefano Mauri. Dal 2004 al 2007, e dunque in tre anni di convocazioni, Stefano ha vestito la maglia azzurra solo 2 volte in circostanze ufficiali (Georgia a Tbilisi e a Genova...già ancora Genova). Ora, se Prandelli deciderà di schierarlo, collezionerà due presenze in gare ufficiali nello spazio di cinque giorni. Stando alle voci che arrivano da Coverciano, un suo impiego appare probabile. Se diamo anche uno sguardo alle formazioni finora schierate dal ct, vediamo che contro la Costa d’Avorio ad Upton Park si era affidato al 4-2-3-1 con De Rossi e Palombo a fare da frangiflutti e Pepe, Cassano e Balotelli liberi di spingere in avanti. Nelle gare vinte contro Estonia e Far Oer invece Prandelli aveva deciso di schierare sempre lo stesso assetto nella linea mediana: Montolivo, Pirlo, De Rossi. Con l’assenza di Montolivo, potrebbe decidere di sperimentare un altro assetto tattico, preferendo così gli inserimenti di Mauri. Pirlo può fare l’Hernanes della situazione.
La formazione sarà questa - 4-3-3: Viviano; Cassani, Bonucci, Chiellini, Criscito; De Rossi, Pirlo, Mauri; Pepe, Borriello, Cassano.
Era il 17 ottobre 2007. Siena. Ultima partita in azzurro di Stefano Mauri. Contro il Sud Africa che, da lì a tre anni avrebbe ospitato per la prima volta un Mondiale. La Lazio era appena scivolata nella pausa delle nazionali perdendo 5-1 in casa con il Milan. Com’era possibile aver pareggiato contro il Real Madrid, una delle squadre più forti d’Europa e del Mondo, appena 4 giorni prima? In quella stagione la Lazio non si sarebbe praticamente mai ripresa. E anzi Mauri si era impegnato al massimo specie nella gara della disfatta con i rossoneri, tanto che aveva realizzato lui il punto del provvisorio 1-1. Tra il 2007 e il 2010 c’è un abisso. Perché stavolta la Lazio con il Milan ci ha pareggiato e, soprattutto, prima di scivolare nella sosta delle nazionali, Stefano Mauri ha deciso la gara contro il Brescia. Un gol d’autore, figlio dell’inserimento con i giri giusti sull’assist di Hernanes.
Quella di Siena fu la sesta ed ultima presenza in nazionale di Stefano Mauri. Dal 2004 al 2007, e dunque in tre anni di convocazioni, Stefano ha vestito la maglia azzurra solo 2 volte in circostanze ufficiali (Georgia a Tbilisi e a Genova...già ancora Genova). Ora, se Prandelli deciderà di schierarlo, collezionerà due presenze in gare ufficiali nello spazio di cinque giorni. Stando alle voci che arrivano da Coverciano, un suo impiego appare probabile. Se diamo anche uno sguardo alle formazioni finora schierate dal ct, vediamo che contro la Costa d’Avorio ad Upton Park si era affidato al 4-2-3-1 con De Rossi e Palombo a fare da frangiflutti e Pepe, Cassano e Balotelli liberi di spingere in avanti. Nelle gare vinte contro Estonia e Far Oer invece Prandelli aveva deciso di schierare sempre lo stesso assetto nella linea mediana: Montolivo, Pirlo, De Rossi. Con l’assenza di Montolivo, potrebbe decidere di sperimentare un altro assetto tattico, preferendo così gli inserimenti di Mauri. Pirlo può fare l’Hernanes della situazione.
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mercoledì 6 ottobre 2010
Video: Floccari dal ritiro della Nazionale "Grazie alla Lazio e ai suoi tifosi"
Sergio Floccari ha voluto ringraziare e salutare i tifosi della Lazio e la società Biancoceleste dal ritiro Azzurro.
L'attaccante Calabrese ha realizzato 1 gol in 6 partite e a suon di prestazioni di sacrificio e lavoro di squadra si è guadagnato la convocazione di Prandelli in vista delle qualificazioni a Euro 2012. Insieme a lui della Lazio, convocato anche Stefano Mauri.
Video da gazzetta.it:
L'attaccante Calabrese ha realizzato 1 gol in 6 partite e a suon di prestazioni di sacrificio e lavoro di squadra si è guadagnato la convocazione di Prandelli in vista delle qualificazioni a Euro 2012. Insieme a lui della Lazio, convocato anche Stefano Mauri.
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Floccari dal ritiro della Nazionale: "Lazio, il mio Azzurro è anche merito tuo"
"Sto realizzando solo oggi di essere in Nazionale e mi godo il momento, visto che ieri ero ancora emozionato. Sento di ringraziare per questa convocazione la Lazio che ha deciso di scommettere su di me, dopo un momento difficile vissuto a Genova". Sergio Floccari è uno dei volti nuovi della Nazionale di Cesare Prandelli che sta preparando a Coverciano la doppia sfida di qualificazione agli Europei del 2012 con Irlanda del Nord e Serbia. "Un grazie va anche alla mia famiglia e alla mia ragazza che mi sono stati vicini anche nei momenti più duri, non dimentico i tifosi della Lazio che non mi hanno mai fatto pesare il mio rigore sbagliato nel derby. Anzi, nei giorni successivi ci incoraggiarono". Floccari è alla prima convocazione nella Nazionale maggiore. "Ho realizzato il sogno di chiunque giochi a calcio, anche di chi, come me, a 16 anni giocava nel campionato Promozione - ha aggiunto l'attaccante laziale -. Ho trovato in Nazionale un gruppo sereno, unito, fortemente motivato in vista delle prossime due partite che, metteranno in palio punti importantissimi. Sono felice di questo momento, figlio anche dei bei risultati ottenuti con la Lazio. Dove possiamo arrivare non lo so, serviranno le prossime dieci partite per capire i nostri reali obiettivi stagionali".
Da gazzetta.it
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martedì 5 ottobre 2010
Mauri dal ritiro Azzurro: "Grazie Lazio; Voglio chiudere la carriera a Roma"
«Adesso mi sento più responsabilizzato, penso di poter dare tanto. Adesso spero di poter rimanere in Nazionale il più a luingo possibile». Stefano Mauri è il calciatore del momento. Il centrocampista della Lazio, protagonista nello splendido avvio di campionato dei biancocelesti, si è guadagnato la convocazione in Nazionale e torna in azzurro dopo un'assenza di circa 3 anni. «Ho sempre pensato di poter tornare in azzurro, ma sapevo che la strada sarebbe stata lunga perchè ci sono tanti giocatori di livello. Sono stato bravo a non mollare, a lavorare per crescere sempre», dice Mauri a Coverciano, dove la selezione del ct Cesare Prandelli si sta preparando per gli impegni con Irlanda del Nord e Serbia, rivali dell'Italia nelle qualificazioni a Euro 2012.
Mauri è pronto a mettersi a disposizione e a sfruttare le sue qualità eclettiche. «Io sono un centrocampista offensivo, posso giocare in un centrocampo a 3 o posso fare anche l'esterno. Decide l'allenatore, io sono pronto».
La chiamata è arrivata in un momento d'oro per la Lazio. La formazione allenata da Edy Reja è in vetta al campionato dopo 6 giornate. «C'è tanto merito della squadra in questa convocazione. Ci stiamo sacrificando ed è importante. Se questo avviene con regolarità, i giocatori ci guadagnano. Il gruppo si è ricompattato, stiamo lavorando bene: pensiamo al bene della Lazio, giochiamo tutti uniti e ci sacrifichiamo per i compagni. Nessuno pensa a se stesso». «Dobbiamo continuare su questa strada. Abbiamo buone individualità e abbiamo dimostrato di potercela giocare alla pari con tutti», dice prima di evidenziare i meriti di Reja, arrivato sulla panchina capitolina nel corso della passata stagione. «Ha una grandissima esperienza, ha capito subito quali fossero i problemi. Ce li ha fatti notare e noi abbiamo capito: ora stiamo facendo benissimo tutti insieme».
Nel corso del mercato estivo, ha 'rischiatò di passare alla Sampdoria. «Non ho giocato la prima di campionato perchè c'era la richiesta della Samp. La dirigenza mi ha dichiarato incedibile, perchè sono un giocatore importante. E questo mi ha reso molto felice. Ho sempre detto che alla Lazio sto bene, ho appena prolungato il contratto per altri 3 anni».
Il campionato è fermo per gli impegni delle Nazionali: quando si ripartirà, tra 10 giorni, la Lazio dovrà difendere il sorprendente primato. «Le grandi hanno qualcosa in più, noi dobbiamo pensare solo a noi. Non dobbiamo pensare alle grandi, che faranno un altro campionato», dice mantenendo un profilo basso. Per ora si pensa solo alla Nazionale, senza alcuna preoccupazione per la sicurezza del gruppo azzurro dopo l'autobomba esplosa a Londonderry. «Non c'è la minima preoccupazione, la federazione è in contatto con le autorità. Non c'è nessun problema», ha concluso.
AI MICROFONI DI TMW, ha raccontato del suo rinnovo e del futuro a Roma: "Questa estate sono stato molto vicino alla Samp. E' arrivata la richiesta del club blucerchiato, ma sia mister Reja che il presidente Lotito non mi hanno ceduto, dichiarandomi incedibile. Sono molto contento di questo. Ho firmato un contratto con la Lazio fino al 2013, ringrazio prima di tutti il presidente, che mi ha sempre stimato. Sto molto bene alla Lazio e penso di voler chiudere la carriera qui. Anche quando le cose non andavano per il meglio non mi sono mai demoralizzato. Il presidente Lotito ha sempre creduto nelle mie potenzialità. Forse l'ultimo anno con Delio Rossi è stato il più difficile".
Mauri è pronto a mettersi a disposizione e a sfruttare le sue qualità eclettiche. «Io sono un centrocampista offensivo, posso giocare in un centrocampo a 3 o posso fare anche l'esterno. Decide l'allenatore, io sono pronto».
La chiamata è arrivata in un momento d'oro per la Lazio. La formazione allenata da Edy Reja è in vetta al campionato dopo 6 giornate. «C'è tanto merito della squadra in questa convocazione. Ci stiamo sacrificando ed è importante. Se questo avviene con regolarità, i giocatori ci guadagnano. Il gruppo si è ricompattato, stiamo lavorando bene: pensiamo al bene della Lazio, giochiamo tutti uniti e ci sacrifichiamo per i compagni. Nessuno pensa a se stesso». «Dobbiamo continuare su questa strada. Abbiamo buone individualità e abbiamo dimostrato di potercela giocare alla pari con tutti», dice prima di evidenziare i meriti di Reja, arrivato sulla panchina capitolina nel corso della passata stagione. «Ha una grandissima esperienza, ha capito subito quali fossero i problemi. Ce li ha fatti notare e noi abbiamo capito: ora stiamo facendo benissimo tutti insieme».
Nel corso del mercato estivo, ha 'rischiatò di passare alla Sampdoria. «Non ho giocato la prima di campionato perchè c'era la richiesta della Samp. La dirigenza mi ha dichiarato incedibile, perchè sono un giocatore importante. E questo mi ha reso molto felice. Ho sempre detto che alla Lazio sto bene, ho appena prolungato il contratto per altri 3 anni».
Il campionato è fermo per gli impegni delle Nazionali: quando si ripartirà, tra 10 giorni, la Lazio dovrà difendere il sorprendente primato. «Le grandi hanno qualcosa in più, noi dobbiamo pensare solo a noi. Non dobbiamo pensare alle grandi, che faranno un altro campionato», dice mantenendo un profilo basso. Per ora si pensa solo alla Nazionale, senza alcuna preoccupazione per la sicurezza del gruppo azzurro dopo l'autobomba esplosa a Londonderry. «Non c'è la minima preoccupazione, la federazione è in contatto con le autorità. Non c'è nessun problema», ha concluso.
AI MICROFONI DI TMW, ha raccontato del suo rinnovo e del futuro a Roma: "Questa estate sono stato molto vicino alla Samp. E' arrivata la richiesta del club blucerchiato, ma sia mister Reja che il presidente Lotito non mi hanno ceduto, dichiarandomi incedibile. Sono molto contento di questo. Ho firmato un contratto con la Lazio fino al 2013, ringrazio prima di tutti il presidente, che mi ha sempre stimato. Sto molto bene alla Lazio e penso di voler chiudere la carriera qui. Anche quando le cose non andavano per il meglio non mi sono mai demoralizzato. Il presidente Lotito ha sempre creduto nelle mie potenzialità. Forse l'ultimo anno con Delio Rossi è stato il più difficile".
"Pensieri di Lazio": Mauri e Floccari in Azzurro
C'è voluto un primo posto e un infortunio per far capire a Prandelli che questi due ragazzi possono essere utilissimi alla causa della Nazionale?
Forse si, ma quello che conta è che Stefano Mauri, l'uomo più in forma della Lazio capolista, e Sergio Floccari sono stati convocati per le due partite con Irlanda del Nord e Serbia valide per la qualificazioni a Euro 2012.
Per Mauri la lieta notizia era arrivata già domenica, mentre l'attaccante Calabrese ha dovuto aspettare ieri sera.
Il centrocampista biancoceleste ha convinto in queste prime 6 giornate, nelle quali ha realizzato due goals.
Floccari invece ha realizzato un solo goal, ma è sempre stato uno dei migliori, giocando spesso partite di sacrificio, che hanno portato la Lazio in alto.
Questa può essere una opportunità importante sia per i calciatori, che per la Lazio che potrebbe recuperare quella notorietà da parte dei media, che si era persa lentamente negli ultimi 4-5 anni.
Forza Lazio! Vola in alto Olimpia!
Alessio Servadio
Forse si, ma quello che conta è che Stefano Mauri, l'uomo più in forma della Lazio capolista, e Sergio Floccari sono stati convocati per le due partite con Irlanda del Nord e Serbia valide per la qualificazioni a Euro 2012.
Per Mauri la lieta notizia era arrivata già domenica, mentre l'attaccante Calabrese ha dovuto aspettare ieri sera.
Il centrocampista biancoceleste ha convinto in queste prime 6 giornate, nelle quali ha realizzato due goals.
Floccari invece ha realizzato un solo goal, ma è sempre stato uno dei migliori, giocando spesso partite di sacrificio, che hanno portato la Lazio in alto.
Questa può essere una opportunità importante sia per i calciatori, che per la Lazio che potrebbe recuperare quella notorietà da parte dei media, che si era persa lentamente negli ultimi 4-5 anni.
Forza Lazio! Vola in alto Olimpia!
Alessio Servadio
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