sabato 20 febbraio 2010

Reja: Conferenza stampa Palermo-Lazio

FORMELLO – Alla vigilia della trasferta di Palermo, il tecnico biancoceleste Edy Reja ha incontrato gli organi di informazione presso la sala stampa del centro sportivo di Formello. Ecco di seguito la conferenza stampa integrale dell’allenatore friulano:

Mister, quando è arrivato ha parlato di autostima da ritrovare. A che punto siamo?
“L’autostima si trova con i risultati, mi auguro che possa crescere ancora dopo la vittoria di Parma che secondo me è stata molto soddisfacente. Ci sono state delle componenti ed episodi fortunosi, ma se consideriamo le opportunità che abbiamo avuto il risultato non fa una piega. Spero che la squadra cresca ancora di più nella convinzione. A Palermo mi aspetto un'altra partita giocata con intensità. I problemi non si risolvono in una settimana, abbiamo bisogno di ulteriori prove. Serve almeno un altro mese. Dopo circa 4-5 partite potremo vedere la crescita. Al di là dei valori bisogna dimostrare di far bene con le prestazione, già a partire da Palermo”

La Lazio è la seconda miglior difesa, ma deve crescere nei gol fatti…
“Abbiamo iniziato bene, non abbiamo preso gol e ne abbiamo fatti due. Domani ci dobbiamo ripetere contro una grande squadra. Con l’avvento di Rossi, che io considero uno dei primi 5 tecnici in Italia, hanno sempre fatto bene. Per noi sarà un ulteriore banco di prova. Mi aspetto una prestazione intensa, concentrata in fase difensiva, ma propositiva anche in fase offensiva. Non si può andare Palermo solo per difendersi. Voglio vedere una squadra matura che sappia capire il momento per fare l’affondo”

Come sta Matuzalem?
Matuzalem sta recuperando, non ha ancora i ritmi della gara. In particolare il Palermo è una squadra che alza molto il ritmo ed attualmente Matuzalem non è ancora in condizione per affrontare questo tipo di gare”

Ma quando starà meglio potremo vederlo insieme a Ledesma?
“Lui potrebbe fare il mezzo sinistro di centrocampo, è un giocatore meno difensivo rispetto a Ledesma, ha mezzi tecnici importanti, deve giocare da metà campo in avanti. Adesso i ritmi sono alti, quando lo vedrò in condizioni ottimali dal punto di vista fisico lo terrò certamente in considerazione”

Ma non sarà neanche convocato?
“Le convocazioni le faccio alla fine della rifinitura, prima preferisco non dire nulla”

In questa settimana Zàrate si è molto applicato. A che punto è?
“Ha lavorato con grande intensità, non ha mollato un colpo, si è impegnato al 102%, è andato oltre le richieste anche quando abbiamo fatto la parte fisica. Ha fatto un ottimo lavoro, ora speriamo che tutto venga riproposto nella gara perché le sua qualità sono importanti”

Ed il suo difetto di non passare molto la palla?
“Sono le sue caratteristiche, i fantasisti trovano soddisfazione quando saltano l’uomo, lui ha questo tipo di atteggiamento, ma serve che lo faccia da metà campo in avanti, quando ha il viso rivolto verso la porta”

Vi siete sentiti con Delio Rossi?
“L’ho sentito e sicuramente mi ha dato una grossa mano. Lui conosce la piazza e i giocatori. Quando sono arrivato, la prima persona che mi è venuta in mente è stato Delio. Anche quando si parlava di lui a Napoli ci siamo sentiti e a me stava bene anche se fosse arrivato al mio posto. Devo dire la verità, mi ha dato una mano per capire meglio l’ambiente e il carattere dei calciatori. Lo posso ringraziare pubblicamente, è una persona seria”

Ma in questo periodo di lavoro ha capito i motivi di questa stagione opaca?
“I risultati. Con questi diventiamo bravi tutti. L’allenatore è bravo quando riesce ad imporre la propria filosofia, ma se i risultati non arrivano la filosofia si va a far benedire. Sappiamo bene che questo lavoro comporta anche il cambio”

Ha scelto come suo vice Giovanni Lopez, un romano e laziale. Le ha raccontato qualcosa della storia laziale?
“Lui è sempre stato tifoso della Lazio, l’ha sempre seguita. Ma io non l’ho scelto solo per questo: Io lavoro molto sulle soluzioni offensive e mi prendo sempre qualcuno che sappia lavorare bene sulla difesa. Lopez era un difensore molto bravo tatticamente, era disponibile, ci siamo sentiti anche due mesi fa quando lui era alla Cisco. Il primo pensiero quando sono arrivato è stato lui”

Quali sono le sue sensazioni circa l’abbraccio che la squadra ha ricevuto giovedì dai tifosi?
“Fa molto piacere, anche perché sono appena arrivato. Avere questa stima ti carica ulteriormente. Ci permette anche di lavorare con tranquillità. Io ho sempre fatto le partite il giovedì con le squadre dilettanti, è una routine del mio lavoro. Mi piace che la gente sia vicina alla squadra anche quando c’è la contestazione. E’ inutile lasciare la gente fuori, deve partecipare e stare vicino alla squadra. Se i tifosi devono dire qualcosa lo dicono, è giusto che si sfoghino, ma poi devono stare vicino alla Lazio”

Ora c’è abbondanza a centrocampo. Qual è la situazione dei calciatori meno utilizzati come Baronio?
“Baronio è il più penalizzato con il rientro di Ledesma. Lui può fare esclusivamente quel tipo di lavoro. Anche per la panchina porto chi può interpretare più ruoli, mi dispiace perché so bene quali siano le sue qualità morali e tecniche. Bisogna fare delle scelte e qualcuno ci rimette, spero di poterlo utilizzare quanto prima, ma ora devo badare all’equilibrio della squadra”

Che ne pensa dello sciopero dei tifosi in vista di Lazio-Fiorentina?
“Potrei dire di non fare sciopero e di venire tutti allo stadio, ma penso che una mia parola non sia sufficiente. Dipende solo dai risultati e dalle prestazioni”

Che ci può dire di Dias?
“Secondo me è un giocatore fortissimo e penso si sia ambientato. Penso che domani abbia le stesse possibilità di Siviglia di giocare dall’inizio. Ha mezzi importanti, è bravo di testa, tecnicamente e nell’interpretazione. Ha componenti importanti, è un giocatore completo. Ha mezzi importanti”

Il Palermo è molto pericoloso…
“Ci sono questi tre giocatori davanti (Miccoli, Cavani e Pastore, ndr) che non ti danno riferimenti, sono molto rapidi. Sotto l’impostazione tattica abbiamo preparato alcune cose, ma poi dipende anche dalle giocate individuali che possono far saltare qualsiasi accorgimento. Ma in fase offensiva abbiamo anche noi delle armi importanti per mettere in difficoltà chiunque. In settimana abbiamo lavorato bene”

Il Palermo non perde in casa da un anno e lei non ha mai vinto al “Barbera”…
“C’è sempre una prima volta. Mi piacciono queste statistiche perché possono sempre essere smentite. Noi dobbiamo pensare solo a fare un risultato positivo per dare seguito alla vittoria di Parma. Ottenendolo saremmo certamente più convinti perché vorrebbe dire che questa Lazio sta crescendo. Abbiamo bisogno di trovare ulteriori prove. Questa è una di quelle partite che potrà dare ulteriori certezze”

Ledesma sarà l’uomo deputato a prendere Pastore?
“In marcatura ad uomo fino ad un certo punto, poi noi abbiamo delle soluzioni difensive che possono bloccare gli inserimenti di Cavani, Miccoli e Pastore. Ci siamo preparati a qualsiasi tipo di soluzione. Certo, Ledesma è sicuramente uno dei primi che deve aiutare in fase difensiva”

Come è la condizione atletica?
“Abbiamo lavorato molto in questa settimana, ma sono un po’ timoroso perché quando aumenti molto i carichi vai a toccare alcune situazioni muscolari. Abbiamo una griglia di dati che stiamo valutando. Mi aspetto altre partite per poter valutare questo aspetto. In settimana abbiamo lavorato molto, ora vedremo la risposta di Palermo. In base a questa vedremo se aumentare i carichi”

Tornando a Dias, può giocare in tutti e tre i ruoli della difesa?
“Si, Dias può giocare in tutti e tre i ruoli, tatticamente si adatta benissimo”

giovedì 18 febbraio 2010

Reja riapre le porte di Formello ai tifosi: Lazio-Nuova Tor Tre Teste 9-0

Formello - Il nuovo corso in casa Lazio passa anche per le amichevole del giovedì pomeriggio che il neo tecnico Reja ha voluto fortemente a porte aperte. E' fondamentale ricostruire il rapporto con la gente e i tifosi hanno risposto bene, venendo in un migliaio circa. L'avversario di turno è stato il Nuovo Tor Tre Teste formazione che milita nella categoria d'eccellenza.

La Lazio è nel pieno della preparazione della sfida di Palermo e Reja schiera un 3-5-2 con alcune sostituzioni a causa di indisposizioni e lievi acciacchi.
Questa la formazione con il quale è partita la squadra biancoceleste e che ha giocato il primo tempo:

3-5-2: Muslera; Diakitè, Stendardo, Siviglia; Lichtsteiner, Hitzlsperger, Ledesma, Mauri, Del Nero; Floccari, Zarate.

La prima frazione si è conclusa sul risultato di 3-0 per i biancocelesti con una doppietta di Zarate (5' e 31') e con un gol di Floccari (10'). Buoni gli spunti davanti con la coppia di attaccanti che si cercava e concludeva con decisione. Tutti e tre i gol sono stati, infatti, frutto di un fraseggio tra il numero 10 ed il nuemro 20. I due molto probabilmente, vista l'influenza di Rocchi, potrebbero essere i titolari della sfida contro il Palermo. Indicative anche le scelte di Reja negli altri due reparti del campo: in difesa, Radu non è al meglio e le sue condizioni quanto meno preoccupano, quindi al suo posto è stato rispolverato Siviglia. Stendardo confermato al centro, mentre Diakitè sostituiva Biava candidandosi per un possibile ballottaggio dell'ultima ora. Tra gli altri fermi al letto con la febbre, ci sono anche Kolarov e Brocchi, che però dovrebbero recuperare per domenica. Al loro posto sono pronti Del Nero (che anche Reja ha confermato vice Kolarov) e Hitzlsperger, provato durante l'amichevole al posto del giocatore ex Milan. Il tedesco si è mosso bene e nel secondo tempo è stato autore di un gol. Le sue conclusioni da fuori possono rivelarsi una vera spina in un fianco per qualsiasi retroguardia, anche se da interno destro ha trovato difficoltà ed è stato alternato a Mauri come interno sinistro. Confermatissimo, invece, Ledesma che, acclamato dal pubblico, ha ripreso la sua posizione di fulcro della squadra. Bene anche Mauri, che a centrocampo ha svariato. Reja lo sfrutta costantemente per la sua capacità d'inserimento.

Il secondo tempo ha visto la bellezza di nove sostituzioni nelle fila biancocelesti. Questa la formazione proposta dal tecnico:

3-5-2: Berni; Biava, Dias, Diakitè; Scaloni, Firmani, Matuzalem, Hitzlsperger, Bonetto; Makinwa, Cruz.

Nella seconda frazione i biancocelesti hanno letteralmente preso il largo con i gol in rapida successione di Matuzalem (7°), con un tiro di sinistro da fuori area e Hitzlsperger (9°), dopo aver saltato un uomo in area, la piazza di giustezza alla sinistra del portiere. Il brasiliano, nel particolare, è tornato a calcare il campo dopo diverso tempo sostenendo un mini test per verificare la sua condizione anche in vista di domenica. Reja lo ha utilizzato da vero e proprio vice Ledesma anche se poi negli ultimi dieci minuti finali lo ha invertito con il tedesco (che occupava la posizione di interno sinistro). E' da verificare come il tecnico friulano veda all'interno dello scacchiere tattico Matuzalem e se lo ritiene compatibile con Ledesma provandolo anche interno di sinistra. Per adesso i due sono sempre stati provati in alternativa l'uno all'altro. Dalla metà del secondo tempo in poi c'è stato spazio anche per le reti di Makinwa (23° e 25°), Firmani (30°) e Cruz (44°). Il nigeriano ha segnato il primo gol dopo una ribattuta ed il secondo dopo una progressione si è ritrovato a tu per tu con il portiere spiazzandolo di interno destro. Anche Firmani è andato in gol grazie ad un inserimento raccogliendo di piede un cross di Scaloni dall'out di destra. Cruz ha messo la sua firma proprio a pochi minuti dallo scadere dopo aver divorato alcune occasioni solo davanti al portiere. Il nuovo Tor Tre Teste, evidentemente poco propositivo, è stato comunque un buon sparring partner per i biancocelesti, che avevano la necessità di testare i nuovi schemi offensivi portati da Reja. Anche la gente si è dimostrata vicino alla squadra, tutti insieme per risollevarsi da un momento difficile e superare le tensioni che si sono respirate nelle ultime giornate allo stadio Olimpico.

Assenti - gli assenti della giornata in casa Lazio sono stati gli infortunati Rocchi, Brocchi, Baronio, Kolarov (influenza), Radu (contusione al collo del piede sinistro), Foggia (problema al ginocchio operato), Dabo (infiammazione al tendine del tallone), Meghni (problema al tendine rotuleo) e Bizzarri (operazione alla spalla).

Fonte: Lazialità

domenica 14 febbraio 2010

Parma-Lazio 0-2

La sintesi:

"Pensieri di Lazio":
Il cambio di panchina sembra dare i suoi frutti, non tanto per il gioco, quanto per le motivazioni che i giocatori mettono in campo. Prova d'orgoglio e di ordine tattico da perte della nuova Lazio di Reja, che a Parma strappa i 3 punti che valgono tanto per il morale, quanto per la classifica. Arbitraggio comunque scandaloso quello di De Marco, Entrambe le squadre possono recriminare per alcune decisioni, ma tutto passa in secondo piano rispetto al netto goal negato alla Lazio su tiro da due passi di Floccari (che è sempre più decisivo e importante, anche quendo non segna), con Paci che oltretutto respinge pure con la mano: quindi poteva essere goal o rigore più espulsione...a noi comunque non hanno dato nulla. Ottime le prestazioni di "Willy" Stendardo e confortante il ritorno di Ledesma, che gioca 90' commettendo tuttavia pochi errori, se si considerano i 6-7 mesi di astinenza.

Muslera 6,5
Biava 6+
Stendardo 7,5
Radu 6,5
Lichtsteiner 6,5
Brocchi 6,5
Ledesma 6,5
Mauri 6,5
Kolarov 6
Floccari 7+
Rocchi 6,5
Zarate 7
Diakitè 6
Firmani 6
Reja 7: Il mister mette in campo una squadra ordinata e motivata...ottimo esordio!

Da notare anche l'ottima prestazione di Zarate, che è riuscito a sfruttare la sua fraschezza in un paio di spunti personali, in qualche scambio e nel taglio sul goal. Brocchi è il solito instancabile motorino di centrocampo. Kolarov invece ha perso molti palloni, ha sbalgiato anche un goal facile, ma nel complesso ha meritato la sufficenza. Bravo Muslera su un tiro di Biabiany a inizio ripresa.
Ora tutti concetrati per Palermo, dove penso che possiamo giocarcela con serenità (e magari con la cattiveria agonistica vista oggi), avendo a disposizione 2 risultati su 3.

Alessio Servadio

Edy Reja: Le parole della Presentazione

Formello - Intorno alle 13.30 è andata in scena la conferenza di presentazione del nuovo tecnico. Ad introdurlo è stato il presidente Lotito: "Sappiamo com’era la situazione ed il momento delicato e difficile. Serviva una scossa, che permettesse di dare una sterzata. Serviva un uomo che potesse dare una certa esperienza, che sapesse come uscire da questo momento. Non è stato facile portare qui il mister ma alla fine ci siamo riusciti con grande volontà. Ci tengo a precisare che la precedente guida tecnica non è che non fosse valida ma serviva un inversione di tendenza. La società si arroga tutte le responsabilità della situazione, come è stato fatto sempre, ma il momento era delicato e bisognava traghettare fuori la squadra al più presto. Forse in questi ultimi tempi sono mancati anche componenti importanti da parte del gruppo, che doveva essere più volitivo nel cercare gli stimoli giusti. Non ho avuto richieste dal tecnico, e mi riferisco a Ledesma come più volte in settimana si è scritto, il tecnico sapeva che venendo qui era un momento difficile, a lui ho affidato totalmente in modo incondizionato la libertà di scegliere su qualsiasi cosa tecnica, come per altro è avvenuto in ogni momento. E’ un uomo di grande carattere, ha agito bene in una piazza molto importante come quella Napoli e sono convinto che possa fare altrettanto qui".

Dopo Lotito è stata la volta di Reja: "Voglio ringraziare il presidente di queste parole e di questa opportunità Sappiamo tutti la caratura della Lazio e la posizione che gli competerebbe in campionato. Non è stato facile per me andare via da Spalato, luogo dove stavo bene e mi volevano bene. Ero parte di un progetto importante che avrebbe portato in alto l’Hajduk, nelle vette della classifica. Sono convinto che la Lazio ha un organico importante e per questo motivo non ho potuto di dire di no. Ritornare nel firmamento del calcio italiano per me era molto stimolante e non ho potuto dire di no al presidente Lotito. La realtà però dice che oggi siamo terz’ultimi e che siamo in B. I ragazzi sono in difficoltà psicologica e a me sta il compito di entrare nelle teste dei giocatori per convincerli dei loro mezzi e trovare la forza per uscire da questa situazione. Noi siamo una compagine che deve militare nelle posizione alte e la difficoltà di trovarsi in quelle zone per una squadra che ambisce ad altro è assai maggiore. Dobbiamo ritrovare la forza mentale e l’autostima".

Il tecnico ha anche risposte ad alcuni quesiti sollevati dai giornalisti. Uno su tutti come si esce da questo momento: "Abbiamo bisogno di qualche risultato e attraverso di essi si ritrova ciò di cui abbiamo bisogno. I giocatori mi sembrano disposti e credo che le possibilità ci sono tutte. Ma bisogna arrivarci attraverso i risultati, abbiamo subito un impatto difficili ma sono ottimista. Mi interesserebbe trovare la squadra tonica e con la voglia di stare in campo fino all’ultimo minuto. Poi ha detto la sua su Ledesma: "Ledesma lo conoscete più voi di me e sapete che tipo di giocatore è e l’importanza che può avere all’interno dell’economia di una squadra. E’ bene farlo giocare dall’inizio perché la condizione la si trova solo giocando adesso deciderò se farlo giocare oppure no, perché so che Baronio ha fatto molto bene. Non si può pretendere che abbia subito la condizione migliore, ma ci ho parlato lui mi ha detto che si sente bene, adesso vediamo". Ha parlato anche di Zarate e di una sua probabile esclusione:
"Io devo tenere in considerazione tutti i giocatori, Mauro è un giocatore importante ma devo anche guardare gli equilibri della squadra, perchè un gruppo si possa chiamare tale deve avere la maggior parte dei giocatori alla pari, una volta gioca uno una volta l’altro, questo è fondamentale . Io sono abituato a lavorare con 22 giocatori, due per ruolo, Zarate è un grande sia per i mezzi che per le qualità, ma io non privilegio mai un giocatore solo per le qualità ci vuole equilibrio". La condizione atletica della squadra: "Ma per quello che ho visto io in questi due giorni andavano come schegge però, poi in partita è diverso c’è la necessità di fare risultato ed avere la concentrazione e la cattiveria giusta. Comunque le premesse pèer fare bene ci sono tutte". In ultimo ha parlato del modulo: "Mi riservo di studiare attentamente nel futuro ma per ora questo schieramento (3-5-2, ndr) credo sia quello giusto. E’ pacifico che i moduli non sono mai definitivi, ma vediamo poi quello che succederà, l’importante è sempre schierare ogni giocatore nel suo ruolo e metterlo nelle condizione di fare il meglio estrinsecando le proprie qualità". Appello: "Voglio in ultimo far un appello a tutti quanti: in questi momenti è fondamentale fare quanto è in nostro possesso e parlo di tifosi e ambiente, per stare vicino a quersta squadra che ha bisogno in questo momento più che in ogni altro. So che i giocatori hanno la necessità di sentire vicino i propri sostenitori e ritrovare nella forza della gente la forza che serve per uscire da questa situazione. Per questo gradirei che prima e durante la partita ci fosse un sostegno continuo alla squadra, poi alla fine se giochiamo male possiamo anche essere fischiati e contestati, io in primis, ma solo attraverso la stima della gente ed il calore del pubblico possiamo trovare quella forza in più che forse fino ad ora è mancata".

Fonte: Lazialità

sabato 13 febbraio 2010

"Rocchi Balboa": In campo per salvare la Lazio

Con ogni probabilità sarà lui a guidare i suoi compagni nella delicatissima sfida di domani al Tardini contro il Parma. E proprio nella città ducale l'attaccante conobbe le prime sofferenze sportive - e non - della sua esperienza in biancoceleste: prima sconfitta in una trasferta di campionato e quattro punti di sutura. Era la Lazio di Mimmo Caso, l'esordio del presidente Lotito nel panorama calcistico nazionale. La squadra si salvò soltanto all'ultima giornata, anche e soprattutto ai gol - tredici n.d.r. - realizzati da Rocchi.L'attaccante veneziano domani sembra essere favorito per il posto da titolare accanto a Floccari: in panchina dovrebbe andare l'argentino Zarate, fin qui gestito in maniera pessima. Incomprensioni tattiche con Ballardini, polemiche con il diesse e alcuni compagni per un ritardo post natalizio di 48 ore, pochi gol, scarso entusiasmo: Zarate é intristito, sognava di essere protagonista in una grande squadra, si ritrova ad essere il capro espiatorio di una squadra con scarsi valori tecnici. Spesso abbandonato a se stesso nella metà campo avversaria, spesso costretto a marcare il regista avversario, talvolta impiegato come mezz'ala: finora Zarate é stato maltrattato dalle stesse persone che lo avrebbero dovuto far crescere ed esaltare come talento. Reja cercherà di dare una scossa al ragazzo di Haedo cercando di ottenere una reazione: anche per questo il tecnico goriziano giocherà la carta Rocchi. L'attaccante é alla sua sesta stagione in biancoceleste, in passato ha rinunciato alle lusinghe di molte squadre pur di continuare a vestirsi di biancoceleste. Il suo gol all'Inter nella finale di Supercoppa Italiana vinta a Pechino contro l'Inter é l'unica gioia regalata ai tifosi della Lazio. In questa stagione ha segnato cinque reti, oltre al gol Made in China: due in campionato, due in Europa League,.uno in Coppa Italia - bellissimo - contro la Fiorentina. Rocchi é il quinto cannoniere assoluto della storia della Lazio: con i suoi 88 gol inizia a «intravedere» il mito Giordano che nella sua carriera in biancoceleste ha firmato 110 reti. Il podio é lontano, con i «miti» Signori, Chinaglia e Piola ancora a una distanza siderale. Ma la classifica che conta ora é quella del campionato, con una Lazio costretta a rincorrere le avversarie per non affogare. Il capitano biancoceleste lo sa, e per questo cercherà in ogni modo di tornare al gol per aiutare la sua squadra a risalire la corrente. Il reparto avanzato in questa stagione ha messo a segno la miseria di 17 reti: Reja ha puntato sul suo capitano consapevole che Rocchi non lo deluderà.

Fonte: Il Tempo

giovedì 11 febbraio 2010

Pensieri di Lazio: l'arrivo di Reja, i primi allenamenti e la probabile formazione Anti-Parma

Edy Reja, allenatore esperto, deciso e caratterialmente forte: quello che ci serviva dopo l'incubo del periodo Ballardini.
Ha un credo tattico ben preciso, il 3-5-2, già proposto, anche se in forma diversa da quello classico, dal precedente tecnico.
Nei primi due allenamenti si è notata la presenza nella formazione dei "Titolari" di Ledesma, oramai reintegrato a tutti gli effetti, e la possibile esclusione di Zarate dagli 11 di partenza.
A Maurito può fare bene un po di panchina, sia per riposarsi, sia per capire che ha, per quanto non di livello mondiale, anche dei compagni. Io ripeto, come nel commento post-partita di domenica, che ultimamente Zarate stava diventando irritante: Tirava da 40 metri, appena sentiva l'avversario dietro si fermava pretendendo il fischio arbitrale e in più non rincorre l'avversario dopo aver perso, in maniera del tutto evitabile, la sfera di gioco. Comunque forza e coraggio Maurito: Sappiamo che puoi dare di più!

A questo punto credo che la formazione Anti-Parma possa essere questa:
(3-5-2): Muslera; Biava, Stendardo (Dias), Radu; Kolarov, Hitzlsperger, Ledesma, Brocchi (Mauri, Firmani), Lichtsteiner; Floccari, Rocchi (Zarate).

Alessio Servadio

Ledesma è di nuovo "in sella"

Per Ledesma parte una nuova vita. Da domenica tornerà ad essere inserito nella lista dei convocati e finirà per lui un momento estremamente negativo.
Reja, al momento della firma, ha chiesto e ottenuto ampie garanzie sulla gestione tecnica della squadra: ha voluto piena autonomia nelle scelte e la possibilità di utilizzare tutti i giocatori a sua disposizione.
Tra questi, Ledesma è certamente in pole position.
L'argentino tornerà a disposizione e si metterà in gioco. Ieri sia Tare che Lotito hanno confermato il suo reintegro a tutti gli effetti. "È un giocatore della Lazio e ha gli stessi diritti e gli stessi doveri degli altri suoi compagni. Non è da oggi che si allena con il gruppo, poi le scelte tecniche spettano solo all'allenatore, in piena autonomia" le parole di Lotito, che suonano quasi come uno scarico di responsabilità nei confronti dell'ex tecnico Ballardini, il quale aveva invece sempre fatto capire di non essere nelle condizioni di poter schierare l'argentino.
Ma a parte le polemiche e lasciando alle spalle il passato (accantonando anche il futuro...ed un rinnovo ancora lontano), Ledesma ha un unico obiettivo: tornare protagonista e salvare la Lazio. "Bisogna dare una mano alla Lazio" aveva detto lunedì.
Da ieri è iniziata per lui una nuova vita calcistica.

Fonte: Lazialità

mercoledì 10 febbraio 2010

E' Ufficiale: Ballardini esonerato, Reja è il nuovo allenatore della Lazio

Ora è ufficiale: la Lazio ha esonerato Davide Ballardini e annunciato l'ingaggio di Edy Reja come nuovo allenatore. La società biancoceleste lo ha reso noto in un comunicato.

Da Domenico Caso ad Edoardo Reja passando per Giuseppe Papadopulo, Delio Rossi e Davide Ballardini. Dal suo avvento nell'estate del 2004 alla Lazio, che era sul punto di affogare in un mare di debiti, il presidente biancoceleste Claudio Lotito ha collezionato, compreso il tecnico appena ingaggiato, cinque allenatori. Il più fortunato in termini di risultati è stato certamente Rossi, liberatosi al termine della scorsa stagione e passato a campionato in corso al Palermo, dove sta dando molte soddisfazioni al presidente Zamparini. Il primo tecnico dell'era Lotito è Mimmo Caso, nella stagione 2004-05, proveniente dalla formazione Primavera. L'inizio di campionato è discreto. Poi la situazione peggiora e, dopo 16 gare, vista la cattiva posizione in classifica e il difficile rapporto con alcuni giocatori, Caso viene esonerato. Tocca a Papadopulo, anche lui un ex come Caso, che si presenta con il 'bottò: il 6 gennaio 2005 il derby finisce 3-1, con gol di Paolo Di Canio sotto la curva Sud. Ma dopo l'inizio scintillante, Papadopulo naviga a vista e la Lazio termina il campionato in decima posizione. Nell'estate 2005 approda alla Lazio Delio Rossi: ottiene sul campo un sesto posto che vuol dire Coppa Uefa, ma, in seguito allo scoppio di Calciopoli, e alla penalizzazione di 30 punti, non può partecipare alla competizione europea. La seconda stagione porta un terzo posto e la qualificazione ai preliminari di Champions: da ricordare nel dicembre 2006 la vittoria nel derby (3-0), con conseguente tuffo notturno del tecnico riminese nella Fontana di Trevi. La terza stagione (12/o posto finale) inizia con la qualificazione in Champions ai danni della Dinamo Bucarest, grazie all'1-1 all'Olimpico ed alla vittoria per 3-1 ottenuta nel ritorno in Romania. In campionato i problemi principali vengono dagli infortuni, che colpiscono in particolare la difesa. In Champions League pesa l'inesperienza e la Lazio esce subito, mancando anche l'accesso in Coppa Uefa. Nella stagione 2008-09 Rossi porta la squadra alla vittoria della Coppa Italia, contro la Sampdoria nella finale di Roma, dopo aver eliminato squadre come Milan e Juventus: è il primo trofeo della gestione Lotito. Durante il campionato mette a segno un nuovo record nella storia dei derby capitolino: è la prima volta in Serie A che la Lazio segna quattro reti (4-2) alla Roma (era successo solo in Coppa Italia, 4-1 nel 1998). Il 3 giugno 2009 Rossi annuncia che dalla successiva stagione non sarà più l'allenatore della Lazio. L'ufficialità dell'addio arriva con una conferenza stampa a Formello l'8 giugno 2009. Tocca a Ballardini: l'ex di Palermo e Cagliari parte vincendo a Pechino la Supercoppa italiana contro i campioni d'Italia dell'Inter. Il campionato inizia con due successi, ma è un'illusione. Ben presto emergono tutti i limiti di una squadra che non può permettersi il lusso di estromettere per motivi contrattuali Pandev e Ledesma, due colonne della Lazio targata Delio Rossi. Le sconfitte si accumulano, la classifica è sempre più preoccupante, i tifosi sempre più arrabbiati. Fino al ko interno con il Catania, che significa terzultimo posto. È troppo anche per Lotito, che fin lì aveva difeso a spada tratta il tecnico ravennate. La Lazio oggi sarebbe retrocessa in B. Da questa scomoda posizione adesso deve ripartire Reja.

Fonte: Ansa

lunedì 8 febbraio 2010

Lazio-Catania 0-1

Basta! Basta! Basta!
Partita bruttissima nel secondo tempo...molliamo dopo 50 minuti...ma che è?
Non saprei proprio che dire...dò le pagelle per farvi capire, e non solo dei giocatori.

Muslera 6
Dias 6
Biava 6
Radu 5,5
Kolarov 5
Firmani 5
Baronio 4
Hitzlsperger sv.(troppo fuori forma)
Mauri 6,5
Zarate 4,5 irritante...
Floccari 6
Rocchi sv.
Cruz sv.
Diakitè sv.
Ballardini 4 per essere generosi: ero sicuro, che facesse un cambio solo dopo il goal del Catania, e così è accaduto. Uomo senza attributi. Ha paura, non è sicuro di fare mosse giuste. Zarate ieri andava tolto dopo 15 minuti e non è mai uscito. Ma cos'è questa reverenza nei confronti di Zarate? Tempo fà feci un articolo per difenderlo, ho sbagliato, non è maturo, non è un giocatore-uomo.
Lotito 0...nessun commento. Anzi il voto diventa 1 con il mercato, ma con tante scelte sbagliate, per un mercato appena sufficente, non si può dare un voto positivo.
Tare sv.: Che voto vogliamo dare??? stà lì per esserci...cos'è buono a fare?
Basta! Scusa Tare, ma non eravamo più forti dell'anno scorso?!?!
Mi sono rotto i coglioni di sentirmi dire "SERIE B" da chiunque. Pure dai catanesi ieri, mi sono sentito urlare in faccia Serie B.
Ballardini: ma non ti vergogni? ieri dice di saper fare il suo mestiere. Pandev per noi non era buono, scelta tecnica. Ieri ha detto che Ledesma è un grande giocatore: 'mazza che occhio!
In 7 mesi non ha dato un gioco alla Lazio...ora basta.

Alessio Servadio

lunedì 1 febbraio 2010

Mercato chiuso: Tutti i colpi della Lazio

Alle ore 19 di oggi si è chiuso il calciomercato, con la Lazio che, come al solito si è ridotta agli ultimi 3 giorni per acquistare, ma gli arrivi sono molto interessanti.

Il primo colpo è il tedesco Hitzlsperger, proveniente dallo Stoccarda, dove ha vinto un campionato di Germania e dove si è conquistato un posto fisso nella sua nazionale. 28 anni, forte fisicamente, può diventare parecchio importante per la Lazio.

Quasi in contemporanea è arrivato l'israeliano Golasa, ex Maccabi Haifa, dove l'anno scorso ha vinto il campionato. Giocatore del 1991, ha già conquistato un posto fisso nella propria Nazionale U-21. Ottimo acquisto in prospettiva.

Nella giornata odierna è arrivato il difensore ex Genoa Biava Giocatore esperto ed in grado di completare il reparto difensivo, andando a rimpiazzare il posto lasciato da Cribari. 33 anni e tanta esperienza, per lui il vanataggio di non aver bisogno di ambientamento nel campionato italiano.

Sempre oggi è arrivato un'altro difensore: Andre Dias, 31enne proveniente dal San Paolo, era già stato cercato tempo fa dalla Lazio, e ora è qui per completare la Difesa.

In precedenza sono Arrivati l'ottimo Floccari, 4 goal in 4 partite per lui, e il giovane Gonzalo Barreto.

Il giallo Eguren continua, e voci dicono che il giocatore avrà una fase riabilitativa per recuperare dai suoi problemi per poi essere preso definitivamente a giugno (ma non è una notizia ufficiale).

Sul fronte cessioni non si è mosso nulla, con Ledesma destinato a rimanere, e con i tentativi falliti di vendere Makinwa.

Juventus-Lazio 1-1

Sintesi


"Pensieri di Lazio"

Buon punto a Torino, in una serata fortemente condizionata dall'arbitro, con un rigore che definire vergognoso è poco: Diakitè non sfiora nemmeno Del Piero (che già una decina di minuti prima ci aveva provato, tuffandosi platealmente davanti a Kolarov). Ottime prestazioni di Diakitè, Radu, Stendardo, e Mauri (non solo per il goal).
Brutte prestazioni invece quelle di Cruz e Dabo, che ormai, possiamo dirlo, non sono più giocatori da Serie A. Altra nota negativa è Kolarov, non particolarmente brillante.
Pagelle
Muslera 6,5
Diakitè 7-
Radu 6,5
Stendardo 6,5
Kolarov 5,5
Firmani 6
Baronio 6
Dabo 5-
Mauri 7
Zarate 6+
Cruz 5,5
Rocchi 6
Lichtsteiner 6
Siviglia sv.
Ballardini 6+