FORMELLO – La festa alla capolista, la carica dei tifosi, l’adrenalina del derby che cresce, l’attesa che si fa nevrotica. A 72 ore dall’evento, in casa Lazio è definitivamente scoppiata la febbre per la 135/esima stracittadina della Capitale. La gente laziale ha preso d’assalto la tribuna del quartier generale biancoceleste, ha salutato il suo simbolo, ha abbracciato la squadra che, nel frattempo, ha mandato in scena le prove generali contro la Primavera di Alberto Bollini.
MUSLERA, APPLAUSI ED OTTIMISMO - Energia e passione sugli spalti, concentrazione ed applicazione in campo, ottimismo in infermeria, dove per il terzo giorno consecutivo è rimasto Fernando Muslera. “Domenica ci sarò”, ha assicurato ieri dopo i confortanti esami: nessuna lesione, solo un fastidio muscolare che inizialmente aveva fatto scattare l’allarme. Nelle ultime ore è parzialmente rientrato, nonostante anche oggi, l’estremo difensore uruguaiano sia stato costretto a continuare un lavoro fisioterapico in palestra. Un programma personalizzato già ampiamente preventivato, che dovrebbe riportarlo a lavorare sul terreno di gioco probabilmente già a partire da domani, quasi certamente da sabato. Oltre alle cure, oggi si è limitato a riscaldarsi sul terreno di gioco poco prima dell’inizio dell’amichevole. Solo pochi minuti per saggiare miglioramenti e per strappare gli applausi dei tifosi. Uno o due allenamenti sulle gambe, pochi, ma basteranno per vederlo regolarmente tra i pali domenica pomeriggio. C’è un conto in sospeso con Vucinic da saldare, la seconda difesa della serie A da proteggere.
ANCORA ROCCHI CON FLOCCARI NEL 4-3-1-2 - Muslera ci sarà, Rocchi vuole esserci. “Non so se giocherò, ma sono pronto”, ha esclamato il capitano biancoceleste nella conferenza stampa pre-allenamento. Reja sembra averlo ascoltato, perché poco dopo ha replicato le prove andate in scena ieri pomeriggio, quando l’aveva affiancato all’intoccabile Floccari. E’ successo anche contro Ceccarelli e compagni: Hernanes a supporto dell’attaccante calabrese e dell numero nove, insieme a guidare il 4-3-1-2 che Reja sta pensando di opporre alla Roma. Molto dipenderà dall’atteggiamento tattico che sceglierà Ranieri. Si sa, il tecnico goriziano ama giocare a scacchi con l’avversario ed in vista del possibile rombo giallorosso (Menez vertice alto alle spalle di Vucinic e Borriello), sembra intenzionato ad abbandonare per una volta il 4-2-3-1 delle ultime uscite. Il ritorno alle due punte pure con Hernanes alle spalle, rilancia di fatto le quotazioni di Rocchi che sogna di riprendersi la Lazio, dopo sei panchine di fila, propria nel giorno più importante. Reja pensa di rilanciare l’uomo derby per eccellenza, ma il ballottaggio con Zàrate è apertissimo. Oggi, l’argentino si è dovuto accontentare della seconda frazione di gioco, dividendo le mansioni offensive con Libor Kozak. Un duetto che sul finale di test ha fissato il risulto sul 4-1 per la prima squadra (Lanni per la Primavera). Assist del numero dieci e tap-in del ceco. In precedenza era stato proprio il “trio titolare” a regolare i conti.
PROFETA SUPER - Nei primi 20’ si era ammirata la classe e la freddezza di Hernanes, che ha fatto esplodere l’entusiasmo generale con un doppietta stupenda: diagonale mancino su assist di Rocchi al 6’ e conclusione volante ad incrociare su pennellata di Floccari al 15’. Sul finire di tempo è stato lo stesso attaccante di Nicotera a fissare il parziale su l 3-0 con una pregevole iniziativa personale, che spera di ripetere anche domenica. Il rigore fallito dello scorso anno fa ancora male. Ieri Totti l’ha punzecchiato (“Vince la Lazio con rigore di Floccari"), lui medita di rispondere direttamente sul campo.
SCELTE FATTE - Il testa a testa tra Rocchi e Zàrate, è l’unico vero dubbio della settimana (con modulo annesso). Per il resto, malgrado oggi Reja abbia mischiato le carte a centrocampo non ci sono molti dubbi. Ledesma agirà davanti la difesa, avrà il compito di tenere a bada la fantasia di Menez, mentre Brocchi e Mauri si muoveranno da intermedi di centrocampo. In difesa Stendardo farà le veci dello squalificato Biava, completando il quartetto composto anche da Lichtsteiner, Dias e Radu.
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