FORMELLO – “Visto i precedenti, l’assenza di Totti sarà un vantaggio per la Roma”. Eccolo il derby, si sente, si respira, si annusa. Ad accenderlo definitivamente a 72 ore dall’evento non poteva che essere Tommaso Rocchi. Il capitano, l’uomo derby per eccellenza, la spina nel fianco di tutti coloro che hanno a cuore i colori giallorossi. Dodici presenze e cinque reti contro i dirimpettai cittadini, ma soprattutto la voglia di non mancare al prossimo. Quello in cui la sua Lazio si presenterà da prima della classe e cercherà di tenere a bada il ritorno rabbioso dell’altra sponda del Tevere. Toni pacati ma convinti di chi è già in trans agonistica, il bomber veneto non si nasconde e risponde per le rime ai primi sfottò dell’altro capitano, quello che domenica assisterà alla sfida capitolina dal comodo divano di casa: “Lui ha detto che noi vinceremo con un rigore di Floccari – spiega Rocchi in conferenza stampa - . Allora io dico che noi saremmo stati più contenti se lui fosse stato della partita, non ci sarà e sarà un vantaggio per loro visti gli ultimi derby. Brucia ancora la sconfitta della scorsa stagione. Una squadra cerca sempre di giocare al massimo, ma sinceramente preferirei giocare male e vincere. Per quanto riguarda Floccari dico solo che è un bravissimo giocatore, crede nelle sue potenzialità, affronterà questo derby al meglio. Dispiace per il rigore, ma è una persona di spessore e avrà una grande voglia di riscatto. Sono certo che possa fare una grande partita”
Del “pollice verso” della scorsa stagione è rimasto solo l’eco, ma si sa a Roma ci si avvicina al derby anche alzando un po’ i gradi della temperatura. Sfugge ad ogni pronostico, è carico di contenuti che prescindono dal tasso tecnico delle due compagini: “Una partita troppo bella, ti dà sempre gradi emozioni – continua il numero nove di Reja - . Malgrado io ne abbia giocati molti, l’attesa, la preparazione, l’atmosfera continuo a viverla diversamente dalle altre gare. Ma in questo momento è importante prepararlo nel modo giusto. Dobbiamo concentrarsi senza avere troppe pressioni, con la consapevolezza che è la partita più importante. Vincerà che la interpreterà meglio”.
Da affrontare nel momento migliore: “Ho notato una grande forza di squadra, vedo un gruppo solido, compatto, difficile da superare. La cosa più importante che si evince guardando la squadra giocare è questa. Oltre questo c’è armonia, voglia di far bene da parte di tutti. I risultati positivi hanno dato la spinta per aumentare la convinzione”.
Anche se non hanno ancora convinto gli scettici: “Un po’ di carica sentire certe cose, ma cerchiamo di ascoltare poco l’esterno, pensiamo solo a preparare bene le partite. Se siamo primi vuol dire che lo meritiamo, poi è chiaro che in tutte le partite ci possono anche essere degli episodi positivi. Ma la squadra c’è e merita i punti che ha. Per quanto riusciremo a mantenere questa posizione si vedrà, ma adesso il presente è questo”.
Il presente parla di una Lazio capolista e di una Roma, seppur in ripresa, sempre alle prese con dei problemi oggettivi. Rispetto allo scorso anno il tema si è capovolto. Ma nel derby questo conta poco: “Spesso si dice che chi sta meglio di solito ha qualcosa in più da perdere. La bravura sta nel cancellare tutto ciò che è stato, in quei 100’ di gara conterà solo quello che si riuscirà a mettere in campo. Io sono molto fiducioso. Sicuramente è una partita molto sentita, dentro e fuori lo spogliatoio, questo può provocare situazioni di nervosismo. Noi che andiamo in campo dobbiamo vivere bene questa rivalità sportiva, essendo anche nemici in campo. Ognuno di noi vorrà vincerlo, ma dobbiamo essere anche in grado di dare un immagine serena all’evento. Dal punto di visto tecnico, penso sarà una partita tattica, quando una squadra ha voglia di vincere non si butta subito con tutte le forze in avanti ma cerca anche di studiare l’avversario. Ci vorrà determinazione, grinta, cattiveria agonista e la voglia di ottenere il risultato, ma servirà anche la capacità razionale di saper gestire alcune situazioni particolari che possono presentarsi”.
Rocchi è certo, il processo di crescita che sta vedendo protagonista la Lazio ha azzerato il gap che intercorreva fino a pochi mesi fa: “Penso che siamo due grandi squadre, credo che il livello sia lo stesso. Noi ci arriviamo con un buona classifica, loro hanno avuto qualche problema, ma penso che il valore della Roma come squadra non si possa discutere. Prevedo una partita a viso aperto, tutti vorranno dare una gioia ai propri tifosi. La Roma ha avuto delle difficoltà fisiche, poi c’è anche un discorso mentale, non è facile giocare ogni tre giorni e ripetere un’annata come quella scorsa in cui hanno dato tutti il massimo del proprio potenziale.
Il canovaccio delle ultime giornate sembrerebbe tagliarlo fuori dall’undici titolare, ma la sensazione delle ultime ore è che Reja stia seriamente pensando di rilanciarlo nella partita più attesa: “Non lo so se giocherò, il mister sta provando alcune cose già da martedì. Stiamo preparando la partita al meglio, ma non credo abbia deciso la formazione. Io come sempre sono pronto e a maggior ragione in questa partita che reputo tra le più belle del campionato”.
Bella ed esaltante, visto i precendenti personali: “Il gol che feci il 6 gennaio è uno dei meno belli, ma ancora oggi ha un sapore indescrivibile, era il mio primo derby, la Lazio non vinceva da molto tempo, io segnai”.
Dai significati ai singoli. In casa Lazio c’è grande attesa per l’esordio di Hernanes: “Lui ha già capito o sentito l’atmosfera che si vive. Sabato sera saremo in camera insieme, gli farò il resoconto delle mie esperienze pregresse”. Sull’altra sponda sono due i calciatori più temuti dal capitano: “Penso che Vucinic e Menez quelli che stanno meglio, sono pericolosi, così come lo stesso Borriello. Ma tutta la rosa è competitiva”.
Tornando in biancoceleste, Rocchi esalta la crescita di Zàrate: “Sicuramente è molto migliorato, sta bene fisicamente e mentalmente. Si è calato in una realtà in cui l’allenatore gli chiede di fare determinate cose. Non lo fa per togliergli delle qualità, ma solo per metterlo al servizio della squadra. Lui questo l’ha capito, ma se si applica potrà essere anche più deciso. Quel ruolo l’ho fatto 10 anni fa, so cosa significa…”.
Ultime parole prima del riscontro del campo. C’è una città in attesa spasmodica: “Roma ha due squadre importanti, di livello – conclude Rocchi - . E’ una partita fatta di sentimenti e sensazioni, è una gara che non si vive solo in campo, ma riguarda una rivalità sportiva che va oltre, e questo viene trasmesso anche a noi. Rispetto ad altre città qui è più sentito, ma è giusto che sia così, magari anche prendendosi in giro dopo…”.
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