Formello - Intorno alle 13.30 è andata in scena la conferenza di presentazione del nuovo tecnico. Ad introdurlo è stato il presidente Lotito: "Sappiamo com’era la situazione ed il momento delicato e difficile. Serviva una scossa, che permettesse di dare una sterzata. Serviva un uomo che potesse dare una certa esperienza, che sapesse come uscire da questo momento. Non è stato facile portare qui il mister ma alla fine ci siamo riusciti con grande volontà. Ci tengo a precisare che la precedente guida tecnica non è che non fosse valida ma serviva un inversione di tendenza. La società si arroga tutte le responsabilità della situazione, come è stato fatto sempre, ma il momento era delicato e bisognava traghettare fuori la squadra al più presto. Forse in questi ultimi tempi sono mancati anche componenti importanti da parte del gruppo, che doveva essere più volitivo nel cercare gli stimoli giusti. Non ho avuto richieste dal tecnico, e mi riferisco a Ledesma come più volte in settimana si è scritto, il tecnico sapeva che venendo qui era un momento difficile, a lui ho affidato totalmente in modo incondizionato la libertà di scegliere su qualsiasi cosa tecnica, come per altro è avvenuto in ogni momento. E’ un uomo di grande carattere, ha agito bene in una piazza molto importante come quella Napoli e sono convinto che possa fare altrettanto qui".
Dopo Lotito è stata la volta di Reja: "Voglio ringraziare il presidente di queste parole e di questa opportunità Sappiamo tutti la caratura della Lazio e la posizione che gli competerebbe in campionato. Non è stato facile per me andare via da Spalato, luogo dove stavo bene e mi volevano bene. Ero parte di un progetto importante che avrebbe portato in alto l’Hajduk, nelle vette della classifica. Sono convinto che la Lazio ha un organico importante e per questo motivo non ho potuto di dire di no. Ritornare nel firmamento del calcio italiano per me era molto stimolante e non ho potuto dire di no al presidente Lotito. La realtà però dice che oggi siamo terz’ultimi e che siamo in B. I ragazzi sono in difficoltà psicologica e a me sta il compito di entrare nelle teste dei giocatori per convincerli dei loro mezzi e trovare la forza per uscire da questa situazione. Noi siamo una compagine che deve militare nelle posizione alte e la difficoltà di trovarsi in quelle zone per una squadra che ambisce ad altro è assai maggiore. Dobbiamo ritrovare la forza mentale e l’autostima".
Il tecnico ha anche risposte ad alcuni quesiti sollevati dai giornalisti. Uno su tutti come si esce da questo momento: "Abbiamo bisogno di qualche risultato e attraverso di essi si ritrova ciò di cui abbiamo bisogno. I giocatori mi sembrano disposti e credo che le possibilità ci sono tutte. Ma bisogna arrivarci attraverso i risultati, abbiamo subito un impatto difficili ma sono ottimista. Mi interesserebbe trovare la squadra tonica e con la voglia di stare in campo fino all’ultimo minuto. Poi ha detto la sua su Ledesma: "Ledesma lo conoscete più voi di me e sapete che tipo di giocatore è e l’importanza che può avere all’interno dell’economia di una squadra. E’ bene farlo giocare dall’inizio perché la condizione la si trova solo giocando adesso deciderò se farlo giocare oppure no, perché so che Baronio ha fatto molto bene. Non si può pretendere che abbia subito la condizione migliore, ma ci ho parlato lui mi ha detto che si sente bene, adesso vediamo". Ha parlato anche di Zarate e di una sua probabile esclusione:
"Io devo tenere in considerazione tutti i giocatori, Mauro è un giocatore importante ma devo anche guardare gli equilibri della squadra, perchè un gruppo si possa chiamare tale deve avere la maggior parte dei giocatori alla pari, una volta gioca uno una volta l’altro, questo è fondamentale . Io sono abituato a lavorare con 22 giocatori, due per ruolo, Zarate è un grande sia per i mezzi che per le qualità, ma io non privilegio mai un giocatore solo per le qualità ci vuole equilibrio". La condizione atletica della squadra: "Ma per quello che ho visto io in questi due giorni andavano come schegge però, poi in partita è diverso c’è la necessità di fare risultato ed avere la concentrazione e la cattiveria giusta. Comunque le premesse pèer fare bene ci sono tutte". In ultimo ha parlato del modulo: "Mi riservo di studiare attentamente nel futuro ma per ora questo schieramento (3-5-2, ndr) credo sia quello giusto. E’ pacifico che i moduli non sono mai definitivi, ma vediamo poi quello che succederà, l’importante è sempre schierare ogni giocatore nel suo ruolo e metterlo nelle condizione di fare il meglio estrinsecando le proprie qualità". Appello: "Voglio in ultimo far un appello a tutti quanti: in questi momenti è fondamentale fare quanto è in nostro possesso e parlo di tifosi e ambiente, per stare vicino a quersta squadra che ha bisogno in questo momento più che in ogni altro. So che i giocatori hanno la necessità di sentire vicino i propri sostenitori e ritrovare nella forza della gente la forza che serve per uscire da questa situazione. Per questo gradirei che prima e durante la partita ci fosse un sostegno continuo alla squadra, poi alla fine se giochiamo male possiamo anche essere fischiati e contestati, io in primis, ma solo attraverso la stima della gente ed il calore del pubblico possiamo trovare quella forza in più che forse fino ad ora è mancata".
Fonte: Lazialità
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