martedì 21 settembre 2010

Il volo dell'Aquila...


L’aquila è scesa in campo al­l’Olimpico, è successo ieri sera, ha fatto le prove generali dello show che realizzerà domani prima di Lazio-Mi­lan. In verità ha compiuto una serie di voli, si è allenata per arrivare pronta all’appunta­mento con i ti­fosi. L’aquila biancoceleste è svelata, ci sono le prime imma­gini da quando è arrivata a Ro­ma. Non ha an­cora nome, sarà annunciato durante la sua presenta­zione al popolo biancoceleste. Il son­daggio è partito domenica, in cima al­le preferenze c’è “Scheggia”. Sono ar­rivate tante idee, alcune simpatiche, alcune molto meno. La fantasia dei supporter si è scatenata. Sino alle 12 di domani tutti possono continuare ad indicare la propria preferenza invian­do una email a direzione. comunica­zione@sslazio.it. L’aquila sabato ha iniziato ad allenarsi a Formello, ieri è stata portata all’Olimpico per la pri­ma volta, deve prendere confidenza con l’ambiente in cui dovrà esibirsi.

I PREPARATIVI -Ogni giorno lavora pertre ore sulle note dell’inno laziale. Prima di ogni partita casalinga vole­rà per circa 3 minuti attorno al terre­no di gioco, atterrerà in mezzo al cam­po, dovrà planare su uno scudetto biancoceleste ( come nella foto). E’ questo il programma previsto nella sua esibizione. Emergono nuove cu­riosità legate all’aqui­la: è femmina, è di raz­za americana, ha la te­sta bianca, tanto per capire è simile a quella che viene simboleggia­ta sulle mitiche Harley Davidson. Ha suscitato curiosità tra i tifosi e qualche polemica tra gli animalisti. La Lav (Lega Anti Vivi­sezione) ha chiesto l'intervento del Corpo Forestale dello Stato per impe­dire lo spettacolo:« Siamo contrari per chiari motivi etici- c’è scritto in una nota del presidente Gianluca Fe­licetti -ma anche perchè si trattereb­be di un’esibizione illegale in base al regolamento del Comune di Roma per la tutela degli animali. Vieta l'esposi­zione di volatili selvatici e qualsiasi forma di spettacolo, di intrattenimen­to pubblico o privato effettuato con o senza scopo di lucro che contempli, in maniera totale o parziale, l'utilizzo di animali, sia appartenenti a specie domestiche che selvatiche. Nonchéper il potenziale reato di bracconag­gio visto che l'animale predatore ad­destrato potrebbe uccidere altri uccel­li in un ambito vietato come quello ur­bano ». La Lazio non ha replicato al comunicato, per quanto riguarda le autorizzazioni necessarie dice di averle ottenute.
Da: CorrieredelloSport

Infine un video ripreso da sslazio.it:

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