Non so in quanti si siano davvero resi conto di cosa abbia significato la giornata di mercoledì 20 gennaio per la Lazio. Fallimenti sotto ogni punto di vista: il Tribunale del Lavoro di Milano ha rigettato il lodo Mutarelli, chiudendo così il caso in favore del calciatore. Lotito esce quindi definitivamente sconfitto da questa vicenda assurda, e tutto lascia pensare che gli stessi esiti riguarderanno a breve Pandev e Ledesma.
Il pareggio per due a due tra Atalanta e Bologna ha portato la Lazio a soli 3 punti dalla zona retrocessione ed ha quindi certificato che il club di Lotito è in piena lotta per non retrocedere. Strano a dirsi, se si pensa ai proclami cui il massimo azionista dava vita solo pochi mesi fa, ma ad oggi la Lazio è ad una partita dalla B e, cosa da non sottovalutare, è in svantaggio rispetto ai bergamaschi in base agli scontri diretti.
Infine, la Lazio è stata eliminata dalla Coppa Italia ed ha così completato il fallimento di una stagione sempre più balorda e assolutamente avara di soddisfazioni. Il bilancio è misero: si lotta per non retrocedere, si è usciti dall'Europa con Levsky Sofia e Salisburgo, si è perso il derby, si è andati fuori dalla Coppa Italia al secondo turno della competizione.
E adesso, ne siamo sicuri, qualcuno proverà anche a dire che questa eliminazione ridimensionerà le esigenze della Lazio in sede di calciomercato visto che rimarrà da affrontare una sola competizione: ragazzi, noi non sappiamo più come dirlo. Non scherziamo, la squadra di Ballardini, se non arriveranno almeno tre giocatori di ottimo livello, è una tra le compagini maggiormente indiziate a retrocedere nel campionato cadetto.
Che fine ha fatto il massimo dirigente della Lazio? Da quanto non parla? Cosa intende fare? Era facile dire a Mourinho "Il suo calcio è superato", dopo la fortunosa vittoria in Supercoppa. Era facile dire "Qualitativamente siamo quasi ai livelli della squadra di Cragnotti" dopo qualche vittoria consecutiva. Ora, presidente, cosa intende fare? Si è reso conto che la squadra da lei allestita è tra le peggiori del campionato? Si rende conto che giocano regolarmente nella Lazio elementi che faticherebbero a trovare spazio in medie formazioni di Serie B? Cosa aspetta ad intervenire sul mercato? Davvero non ci sono fondi per comprare rinforzi adeguati? Come è possibile tutto questo? E soprattutto, perchè non vara un bell'aumento di capitale a pagamento da sottoscrivere per le quote di sua proprietà ed investire, finalmente, denaro personale nella Società Sportiva Lazio?
In tutto questo mare in tempesta solo una cosa resta impassibile, spavalda e fiera. La tifoseria. Il settore ospititi dell'Artemio Franchi è stato fantastico. Gli innamorati biancocelesti, come al solito, hanno risposto presente. E non hanno alcuna intenzione di mollare. Lo testimoniano la raccolta di firme promossa dal Sodalizio per protestare contro questo scempio, che continuerà venerdì e sabato a Piazza della Libertà e domenica allo Stadio, e l'iniziativa della Curva Nord, che invita tutti a lasciare vuoto l'Olimpico nel primo quarto d'ora di Lazio-Chievo Verona.
L'amore della gente non deve diventare un ricatto morale da offrire a chi tira i fili di questa situazione così da permettergli di continuare a fare indisturbato il bello ed il cattivo tempo. Ha smesso di piovere ed ha iniziato a grandinare, il fondo è stato toccato ed ora si sta iniziando a scavare. La sensazione, però, è che il punto più basso della triste epopea di Lotito non sia ancora stato toccato. Crediamo, infatti, che se questa squadra non verrà rinforzata alla svelta nel prossimo futuro continueranno a scriversi indecorose pagine di storia. Con la gente Laziale, che al solito, sarà sempre l'unica a pagare. E a restare, però, anche quando un giorno (speriamo non troppo lontano) tutto questo strazio sarà soltanto uno sbiadito ricordo.
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