Anche l'ultimo campione d'Italia della Lazio di Sergio Cragnotti se ne va: Simone Inzaghi ha deciso di chiudere con un anno di anticipo la sua carriera da calciatore. Dopo undici stagioni in biancoceleste - interrotte da una breve esperienza alla Samp - l'attaccante piacentino appende gli scarpini al chiodo. Ironia della sorte, la decisione arriva nel giorno stesso in cui «Pippo» firma il prolungamento contrattuale con il Milan. Inzaghino resterà comunque legato all'ambiente biancoceleste: sarà uno dei tecnici del settore giovanile. Con la Lazio ha vinto moltissimo: una Supercoppa Europea, uno scudetto, 3 coppe Italia, 2 Supercoppe italiane.
Eppure la sua esperienza con l'aquila sul petto non era iniziata nel migliore dei modi. Una scarpata ricevuta da Stam aveva bruscamente interrotto la sua prima sfida giocata con la maglia laziale, nella magica notte di Montecarlo: alla fine i suoi compagni riuscirono comunque ad avere la meglio sugli Invincibili del Manchester United grazie a un gol di Salas, entrato in campo per sostituirlo. Fu comunque un anno ricco di successi: al termine di una stagione trionfale fu il miglior cannoniere laziale in assoluto con 19 gol. Sette centri in campionato, tre in Coppa Italia, nove in coppa Champions League, gol pesanti che consentirono alla formazione guidata da Eriksson di dominare in Italia e di salire sul tetto d'Europa.
Memorabile la notte in cui riuscì a realizzare un poker contro il Marsiglia: prima di allora, solo Marco Van Basten era riuscito ad arrivare a tanto. Quattro gol in settanta minuti, e un rigore calciato tra le braccia del portiere francese porato che gli avrebbe consentito di essere l'unico, nella storia del calcio, a segnare cinque gol in un'unica partita di Coppa dei Campioni. Resta comunque il miglior cannoniere europeo della storia della Lazio, una storia secolare fatta di grandissimi goleador.
Fonte: Il Tempo
Nessun commento:
Posta un commento